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Lotta, Europei 2018: giovani rampanti e ‘rinforzi’ stranieri. L’Italia si riscopre ai massimi livelli

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Un’Italia più viva che mai si gode un riscontro davvero eccellente al termine degli Europei 2018 di lotta, che hanno avuto luogo a Kaspiisk (Russia). Tre medaglie di bronzo rendono prezioso il bottino di una pattuglia azzurra che rientra ora a pieno titolo tra le potenze continentali della disciplina, consapevole di disporre di un materiale umano decisamente più sostanzioso rispetto agli anni passati.

Non c’è solo Frank Chamizo, dunque, sebbene l’italo-cubano continui a rappresentare il principale punto di riferimento della squadra azzurra con l’ennesima medaglia, stavolta nella categoria -74 kg. L’Italia dispone di svariati giovani rampanti, a partire da Jacopo Sandron, che ha festeggiato il 20° compleanno con l’accesso alla finale per il bronzo nella categoria -60 kg, conquistando poi la medaglia grazie al netto successo contro il bielorusso Kazharski e riportando il Bel Paese ai vertici nella lotta greco-romana. Accanto a Sandron stanno emergendo anche Vito Riccardo Abbrescia e Aurora Campagna, due carte su cui l’Italia intende puntare molto in prospettiva futura.

La compagine azzurra, in ogni caso, si arricchisce con due “rinforzi”, uno dei quali già esploso a Kaspiisk. Shamil Kudiimagomedov e Abraham Conyedo hanno gareggiato in Russia sotto il vessillo tricolore e stanno completando le pratiche per la nazionalità italiana in vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Kudiimagomedov, in particolare, ha strappato una splendida medaglia di bronzo nella categoria -86 kg, dominando la pool di ripescaggio con due vittorie contro il polacco Baranowski e il turco Erdin e covando persino il rimpianto per la sconfitta ai quarti ad opera del russo Naifonov, che ha prevalso in rimonta nelle battute finali prima di cingersi il collo con la medaglia d’oro.

Per Conyedo (-97 kg), invece, gli Europei 2018 non si sono rivelati particolarmente propizi e si sono conclusi con due sconfitte, la prima delle quali contro il russo Baitcaev, poi vincitore nella sua categoria. Entrambi, in ogni caso, possono costituire un valore aggiunto per un gruppo che fa leva, come al solito, sul talento del suo fuoriclasse Frank Chamizo, che ha visto svanire, per soli due decimi di secondo, il sogno di conquistare la terza medaglia d’oro consecutiva in tre diverse edizioni degli Europei, ma ha dimostrato di sapersi calare alla perfezione anche nella categoria -74 kg, che dovrebbe accompagnarlo fino a Tokyo 2020.

Dopo aver schiantato il georgiano Kentchadze e soprattutto il russo Tsabolov, argento iridato in carica, Chamizo è arrivato ad un passo dalla vittoria contro il turco Demirtas, che ha prevalso proprio in extremis conquistando poi il suo terzo oro di fila agli Europei. La furia agonistica dell’italo-cubano, in ogni caso, si è scatenata contro lo slovacco Gulaev, sconfitto 10-0 al termine di una finale per il bronzo davvero senza storia. E se queste sono le premesse, in chiave olimpica ci sarà davvero da divertirsi.





mauro.deriso@oasport.it

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Foto: Fijlkam

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