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Moto2, GP Mugello 2018: Francesco Bagnaia vuole la vittoria in casa nella categoria più “italiana” del Motomondiale

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Il Mondiale della Moto2 sbarca in Italia per il suo Gran Premio di casa (clicca qui per programma e tv). No, non è un refuso. La classe mediana del Motomondiale, infatti, sembra sempre più una Coppa Italia. Cinque gare disputate ed altrettante vittorie di piloti italiani. Tre per Francesco “Pecco” Bagnaia ed una a testa per Lorenzo Baldassarri e Mattia Pasini. Un dominio davvero impressionante che ha posizionato il portacolori dello Sky Racing VR46 team in prima posizione con 23 punti di vantaggio sul portoghese Miguel Oliveira e 31 sullo spagnolo Alex Marquez, con Lorenzo Baldassarri e Mattia Pasini in quarta e quinta piazza a breve distanza.

La gara del Mugello, dunque, sembra l’occasione ideale per rimpolpare il bottino tricolore e allungare a sei la striscia di successi in un avvio di campionato davvero eccellente per i piloti italiani. Su tutti, come detto, Francesco Bagnaia che, come si sapeva ad inizio anno, avrebbe assunto i galloni di candidato al titolo iridato. Il torinese, che nella prossima stagione correrà in MotoGP con il team Ducati Pramac, sta dimostrando, gara dopo gara, il suo valore che unisce ottima qualità di guida ad una eccezionale gestione delle gare, come dimostrato anche a Le Mans, dove ha centrato un successo di spessore e mai in discussione. Per Bagnaia, inoltre, va cancellato il ricordo di un anno fa, quando concluse il Gran Premio d’Italia solamente in 22esima posizione.

I suoi rivali più agguerriti sono Miguel Oliveira ed Alex Marquez che, tuttavia, per il momento non hanno messo in mostra nè prestazioni nè tantomeno la giusta continuità di risultati o durante le gare. Il margine di Bagnaia è già buono, ma non può certo fargli dormire sonni tranquilli e dovrà proseguire sulla strada intrapresa. L’occasione della gara sul circuito toscano è davvero ghiotta per ribadire la sua leadership e, possibilmente, distanziare ulteriormente i rivali in classifica. Ma, non solo, correre al Mugello potrebbe rappresentare il giusto trampolino per altri protagonisti nostrani.

Lorenzo Baldassarri, per esempio, che nelle prime quattro gare nelle quali aveva centrato un successo ed un secondo posto, è reduce dalla caduta di Le Mans che gli è costata un podio quasi sicuro e punti pesanti. Per il giovane marchigiano, dunque, la gara toscana arriva puntuale per un pronto riscatto e per rimettersi a correre in classifica generale. Discorso simile anche per Mattia Pasini che al Mugello vinse proprio un anno fa e che deve risalire dopo un fine settimana del Gran Premio di Francia davvero negativo, che lo ha visto concludere addirittura in 18esima posizione.

Tra gli altri protagonisti bisognerà tenere sotto la lente di ingrandimento su alcuni elementi che stanno muovendo passi in avanti importanti, come lo spagnolo Joan Mir, il tedesco Marcel Schroetter e alcuni che vogliono ingranare la giusta marcia come Luca Marini, Simone Corsi e Romano Fenati. Nel caso di Mir, reduce dal titolo di Moto3 2017, i risultati stanno migliorando con un terzo e un quarto posto nelle ultime tre uscite, mentre Schroetter a Le Mans ha dimostrato di poter stare in pianta stabile ai piani alti.

Per gli italiani, invece, c’è grande curiosità su Fenati che, dopo lo sbarco dalla Moto3, sta iniziando ad imparare la categoria con un settimo posto francese che va a cancellare un inizio davvero complicato. Marini, invece, deve (e non è una novità) far fronte a problemi fisici che gli stanno impedendo di correre liberamente, mentre Corsi non è ancora stato in grado di completare un fine settimana regolare, procedendo troppo ad alti e bassi.

Guardando l’albo d’oro c’è poca Italia negli ultimi anni al Mugello in Moto2. Prima del successo di Pasini un anno fa, infatti, troviamo Johann Zarco nel 2016, Tito Rabat nel 2015 e 2014, quindi Scott Redding nel 2013. Bisogna risalire alle due vittorie di Andrea Iannone tra 2012 e 2010 (inframmezzate da Marc Marquez nel 2011) per trovare un altro italiano sul gradino più alto del podio, dopo Mattia Pasini nel 2009 e Marco Simoncelli nel 2008.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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