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Moto2, Mondiale 2018: Francesco Bagnaia, un leader consapevole. Obiettivo iridato, poi la MotoGP

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Il grande protagonista del Motomondiale 2018 in casa Italia corre in Moto2 e si chiama Francesco Bagnaia. Il pilota dello Sky Racing Team VR46 è il leader indiscusso del campionato della categoria, con 25 punti di vantaggio su Miguel Oliveira, ha già vinto tre gare su cinque GP disputati e promette di proseguire su questa scia e di non fermarsi.

Pecco è stato impressionante in questo avvio di stagione. Veloce, solido, continuo, corre con la maturità di un pilota esperto, dall’alto dei suoi 21 anni. Nonostante la giovane età, infatti, la crescita mostrata da Bagnaia nelle ultime due stagioni è stata notevole. In Moto3 l’esclusione dal team Sky sembrava una bocciatura ed invece è stata la benzina che lo ha alimentato e spinto nel suo percorso, fino a prendersi, a suon di prestazioni in pista, un posto in Moto2, categoria dove ha compiuto il salto di qualità, diventando Rookie of the Year lo scorso anno e poi pilota capace di vincere gare e, chissà, anche Mondiali.

Inevitabile, infatti, soprattutto adesso, che l’obiettivo del 2018 sia quello di coronarsi Re della Moto2. Dopo cinque gare la classifica parla da sola, ma, soprattutto, è la pista a dire che Bagnaia, attualmente, è il pilota più forte della categoria. Un leader consapevole: della sua velocità, del suo talento, delle sue capacità, abilissimo nello sfruttarle e massimizzarle. “Quando puoi vincere devi vincere al di là della posizione in classifica“. La sua filosofia sta tutta qui: ieri a Le Mans aveva tutto per vincere e, partendo per la prima volta dalla pole position in carriera, non si è fatto sfuggire l’opportunità. Allo spegnimento del semaforo ha mantenuto la leadership della gara, senza più mollarla fino al traguardo, l’unico momento in cui si è voltato indietro.

In queste prime cinque gare, infatti, solo in Argentina Bagnaia non è stato tra i migliori. In quel caso, però, è riuscito comunque a limitare i danni, accettare di averne meno degli altri e portare a casa punti comunque preziosi per la classifica. Sintomo di maturità, la stessa che gli ha consentito di non commettere neanche una sbavatura dall’inizio del campionato ad oggi. La stessa che ha portato i team di MotoGP a mettere gli occhi su di lui già da un po’ di tempo. Ducati su tutti: due anni fa, ancor prima di salire su una Moto2, Pecco ebbe l’occasione di provare una moto della classe regina; quest’anno, invece, non era nemmeno cominciata la stagione che il team di Borgo Panigale ha già voluto assicurarsi le prestazioni di Bagnaia per il 2019 (correrà nel team Pramac).

Proprio questo rappresenta un’arma in più per il torinese. Mentre la maggior parte dei suoi colleghi corre per dimostrare qualcosa, Bagnaia è già certo del grande passo nella classe regina. Una sicurezza che se da un lato dà una sorta di tranquillità circa il proprio futuro, dall’altro non può che far aumentare il carico di responsabilità. Un compito che Francesco non sembra accusare ma che, anzi, sta portando avanti alla grande.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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