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MotoGP, GP Francia 2018: Andrea Dovizioso e Ducati, ora non si può più sbagliare. Marquez è già in fuga…

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La MotoGP sbarca a Le Mans, siamo solamente al quinto appuntamento stagionale, mancano dunque ancora 14 gare, ma il tempo stringe, per tutti i piloti che non si chiamino Marc Marquez. Su tutti, anche per lo status di “rivale numero uno”, meritatamente guadagnato sul campo, mettiamo Andrea Dovizioso tra i protagonisti che non possono più aspettare. Il romagnolo, infatti, deve dare una risposta immediata al campione del mondo in carica, altrimenti si rischierà seriamente di vivere un campionato già segnato. E non siamo ancora arrivati all’estate. Perchè parliamo in questo modo? Per diversi motivi. Da un lato per la consapevolezza che, soprattutto in questo 2018, tenere testa al binomio Marquez e Honda sarà quanto mai complicato, sia perchè i punti in classifica iniziano a diventare corposi, infine per colpa di una Ducati che non sta assecondando pienamente il suo pilota di punta. Ma andiamo con ordine.

Come si è visto in questo primo scorcio di annata, specialmente nelle ultime tre gare, lo spagnolo ha tra le mani una moto che, non solo rasenta la perfezione, ma che sembra davvero ideale per il suo stile di guida. Nel 2017, per esempio, la costruzione del feeling per l’iberico fu decisamente più lenta. Questa volta, invece, ha letteralmente bruciato le tappe e, dopo il secondo posto di Losail (tracciato mai amico della Honda) ha centrato due vittorie schiaccianti ad Austin e Jerez de la Frontera, e ha mancato quella di Termas de Rio Hondo solamente per colpa sua, dato che in gara viaggiava con un ritmo nettamente migliore di tutti gli altri. Sotto questo aspetto, dunque, il “Dovi” sa che, mai come quest’anno, ha di fronte un pacchetto moto-pilota formidabile, un ulteriore motivo di preoccupazione per il forlivese.

A livello di classifica generale, poi, tutto è cambiato nel breve volgere di un Gran Premio. Dovizioso si presentava a Jerez con un misero punticino di vantaggio su Marquez. La vittoria del n.93, e la sua rovinosa caduta nel contatto con Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa, lo hanno retrocesso addirittura a meno 24 dalla vetta. Un margine non certo definitivo, ma che rappresenta una corsa. Recuperare un distacco simile ad uno come il quattro volte campione del mondo della MotoGP non è certo una passeggiata di salute, per cui bisognerà correre ai ripari in fretta.

Per ricucire lo strappo, come detto, sarà necessario un deciso salto di qualità della Desmosedici edizione 2018. La moto di Borgo Panigale ha vissuto un inverno e un Gran Premio del Qatar da vera e propria dominatrice. Un idillio che, tuttavia, si è interrotto appena il Circus è sbarcato in Argentina. Da quel momento, infatti, “Desmo Dovi” ha dovuto guidare sempre sulla difensiva, badando al sodo ed a portare a casa il maggior numero di punti possibile. Un sesto posto in Argentina ha anticipato il quinto di Austin, prima della seconda posizione svanita a Jerez. L’aspetto più preoccupante, tuttavia, è il divario dimostrato nei confronti di Marquez. In queste tre occasioni la Ducati è sembrata lontana dalle prestazioni della Honda, e le motivazioni sono principalmente due: conduzione di curva e sfruttamento delle gomme. La moto bolognese, da sempre, fa fatica quando le curve non sono a gomito e sta provando ad intervenire per migliorare questo aspetto. Sul secondo, invece, non dipende tutto da lei. Le nuove gomme Michelin (hanno cambiato la struttura in questo 2018) non permettono a Dovizioso di guidare come un anno fa. Fino a che non si troverà il giusto mix, la situazione non sarà semplice.

L’occasione del riscatto, quindi, arriva immediata, con la gara di Le Mans. Purtroppo per Dovizioso e la Ducati, però, non si tratta certo del terreno di caccia ideale. Il romagnolo, infatti, non ha mai vinto su questo tracciato, e nemmeno il team di Borgo Panigale. Un trend che va assolutamente invertito se non si vorrà vedere la fuga di Marquez che, va detto, non ha in Le Mans la pista preferita, avendo vinto in una sola occasione in MotoGP, nel 2014, ed essendo reduce dalla caduta della scorsa stagione.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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