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MotoGP, GP Italia 2018: rebus Valentino Rossi. Mugello pista amica, ma la Yamaha ha sofferto nei test

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Manca poco per l’inizio del weekend del Mugello, tappa come sempre attesissima in MotoGP e test duro per i piloti, già dalla prima staccata della San Donato, posta al termine del lunghissimo rettilineo del traguardo. Ma pensi al Mugello e pensi soprattutto a Valentino Rossi. Inevitabile, perché è uno dei motivi che attira così tanti appassionati sulle tribune del tracciato, creando una vera e propria marea gialla pronta ad accompagnare il suo idolo.

Il Mugello è una pista particolarmente gradita al Dottore, che qui ha ottenuto ben nove successi, sette dei quali nella classe regina e soprattutto consecutivi, tra il 2002 e il 2008. Da allora, però, il GP d’Italia è stato piuttosto maledetto per Rossi, che non solo non è più salito sul gradino più alto del podio, ma ha portato a casa delusioni tremende, partendo dalla rottura di tibia e perone nelle libere del 2010, passando per il contatto con Alvaro Bautista e la conseguente caduta nel 2013, fino alla rottura del motore nel 2016, a conti fatti decisiva nella corsa al Mondiale.

Anche per l’edizione 2018 del GP d’Italia le premesse non sono eccellenti per Rossi, perché se è vero che arriva da un preziosissimo podio a Le Mans, è altrettanto vero che la situazione della Yamaha non è affatto cambiata. La M1 continua a soffrire degli stessi problemi da inizio stagione, già ampiamente segnalati da Valentino ma che necessitano di molto più tempo per essere soluzionati. Un tempo che né il pilota né il team hanno, perché nel frattempo il Mondiale continua ad allontanarsi sempre di più, probabilmente già in maniera decisiva. Il problema principale è il motore: la versione 2018 è più aggressiva e stressa maggiormente le gomme, soprattutto al posteriore, dove sia Rossi che Viñales faticano a trovare il grip giusto. Difficoltà che nemmeno l’elettronica riesce a compensare, adattandosi poco al nuovo propulsore.

Due settimane fa il Mugello è stato sede dei test privati di alcuni team, tra cui anche la Yamaha, test che però si sono rivelati pressoché inutili per la casa di Iwata, che ha potuto lavorare solo sul set-up, per provare quanto meno a limitare i danni. Valentino Rossi è stato chiaro: “Prima ero abbastanza ottimista, dopo il test sono pessimista. Abbiamo fatto abbastanza piangere“. Parole chiare, che seppur dette con il suo proverbiale sorriso, la dicono lunga sul momento della Yamaha, molto simile a un rebus. Ogni weekend è infatti da decifrare e anche al Mugello sarà così. Toccherà a Valentino metterci del suo, come già dall’inizio della stagione, e trarre fuori il meglio dalla sua moto, confidando nell’aiuto di un po’ di fortuna per giocarsi il podio ed esaltare la marea gialla del Mugello.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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