MotoGP
MotoGP, GP Spagna 2018: Marc Marquez senza punti deboli. E la Honda va forte in tutte le condizioni. Può ‘ammazzare’ il Mondiale?
Il Gran Premio delle Americhe 2018 della MotoGP ci ha confermato diversi aspetti. In primis che Marc Marquez sul Circuit of the Americas è praticamente imbattibile (ha sempre vinto e centrato la pole position nelle sei occasioni nelle quali ha corso nella classe regina) in secondo luogo che lo spagnolo anche quest’anno è il grande favorito alla vittoria finale. Il catalano, infatti, punta deciso al quinto titolo negli ultimi sei anni, e ha ogni chance per raggiungerlo. Da un lato ha un talento notevole, dall’altro dispone di una Honda che gli è stata letteralmente cucita addosso, per sfruttare le sue qualità al meglio.
Ormai Marc Marquez lo conosciamo bene. Ha da poco dato il via alla sua sesta annata in MotoGP, per cui sappiamo quali sono i suoi pregi e difetti. I primi sono davvero numerosi. Da uno stile di guida quasi unico, con pieghe nelle quali anche il gomito è fondamentale, alla capacità di estrarre da sè e dalla sua moto sempre il massimo. Il numero 93 in questa categoria ha corso esattamente 93 gare, vincendone ben 36, esattamente il 38% dei Gran Premi disputati. Un ruolino di marcia assolutamente impossibile per tutti gli altri che spiega ancor meglio che stiamo vivendo la “Era Marquez”. Sull’altro piatto della bilancia, tuttavia, prendono posto i difetti del campione del mondo in carica. Come si è visto anche, e soprattutto, a Termas de Rio Hondo, quando qualcosa scompiglia i piani del classe 1993, talvolta capita che gli si annebbi la mente e corra in maniera scriteriata commettendo errori banali, fino a procurare cadute per gli avversari. Per sua fortuna si tratta di vere e proprie rarità, ma è una eventualità sulla quale devono puntare, o forse è meglio dire sperare, i rivali.
Senza un Marquez fallibile e sprecone il Mondiale 2018 rischia di essere già segnato. Lo spagnolo e la sua Honda sembrano nel bel mezzo di un matrimonio perfetto, mentre gli avversari hanno ben altre situazioni da affrontare. il suo primo pericolo è Andrea Dovizioso che mantiene ancora un punto di vantaggio in classifica, ma la sua Ducati è ben lontana dalle ottime prestazioni della scorsa stagione. La conduzione di curva ed il comportamento con le gomme lasciano a desiderare, per cui il romagnolo dovrà davvero stringere i denti per lottare fino alla fine per il titolo. Discorso simile anche per i due yamahisti Maverick Vinales e Valentino Rossi. La loro M1, seppure in crescita, deve ancora muovere passi in avanti concreti a livello di elettronica, altrimenti il gap con la Honda rimarrà ampio. Tutto, dunque, sembra indirizzare il campionato verso l’ennesimo trionfo del binomio Marquez-Honda.
Gli appassionati neutrali e tutti i rivali confidano in una stagione ancora combattuta, dopotutto non abbiamo disputato che tre gare, ma il rischio che si possa vivere l’ennesima cavalcata del Cabroncito è elevata. Sia, come detto, per bravura sua, che per mancanze degli altri. Questo weekend è in programma il Gran Premio di Spagna a Jerez de la Frontera. Si correrà in casa degli spagnoli, ma su un tracciato nel quale il portacolori della Honda non ha mai ottenuto grandissimi risultati (appena un successo dal 2008 ad oggi). Se dunque, anche sul tracciato andaluso, dovessimo assistere ad un suo successo, tutto il circus potrebbe davvero iniziare a tremare.
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alessandro.passanti@oasport.it
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(foto Valerio Origo)