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MotoGP, GP Spagna 2018: Marc Marquez vince e ipoteca il Mondiale. Pedrosa fa strike e atterra Lorenzo e Dovizioso. 5° Valentino Rossi

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Marc Marquez (Honda) vince il Gran Premio di Spagna della MotoGP e, grazie alle disavventure degli avversari, vola al comando della classifica generale allungando a +24 su Andrea Dovizioso (Ducati) che conclude anzitempo la sua gara per colpa di uno spettacolare incidente a tre con il suo compagno di scuderia Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa (Honda).

Chi approfitta di questo incredibile “botto” è il francese Johann Zarco (Yamaha Tech3) che chiude la sua prova in seconda posizione a 5.2 secondi dalla vetta, mentre completa il podio Andrea Iannone (Suzuki) a 8.2 dopo una prova positiva che gli permette di salire per la seconda volta consecutiva sul terzo gradino. Quarta posizione per Danilo Petrucci (Ducati Pramac) che cede nel duello con Iannone nel finale, ma riesce a tenersi dietro Valentino Rossi (Yamaha) che chiude quinto. Gran Premio davvero sofferto per il “Dottore” e per la Yamaha, mai in grado di tenere il ritmo dei migliori e sempre alla ricerca delle prestazioni con le gomme.

Sesta posizione per l’australiano Jack Miller (Ducati Pramac) a 9.7, mentre è settimo Maverick Vinales (Yamaha) a ben 13.5 da Marquez. Chiudono la top ten lo spagnolo Alvaro Bautista (Ducati Avintia) ottavo a 14.0, nono uno strepitoso Franco Morbidelli (Honda EG 0,0 VDS) a 16.2, mentre è decimo il finlandese Mika Kallio (Red Bull KTM) a 19.4. Out nelle prime fasi lo spagnolo Alex Rins (Suzuki) ed il britannico Cal Crutchlow (LCR Honda) per due cadute, mentre il padrone di casa Aleix Espargaro (Aprilia) si ritira nel primo giro per problemi alla sua moto.


LA GARA

La partenza vede il poleman Cal Crutchlow perdere ben tre posizioni a scapito di Jorge Lorenzo (che sfrutta la gomma Soft al posteriore), Dani Pedrosa e Johann Zarco e viene subito insidiato da Marc Marquez che lo andrà a passare in curva 13. Alle loro spalle Andrea Iannone è settimo davanti ad Andrea Dovizioso e Valentino Rossi. Le prime fasi di gara, oltre al ritiro per rottura dello spagnolo Aleix Espargaro (Aprilia) vedono Lorenzo provare la fuga assieme a Pedrosa, mentre Marquez salta Zarco che commette un banale errore nel corso del secondo giro. Dovizioso sale in settima posizione, inseguito da Rossi che salta Iannone, prima di farsi nuovamente sorpassare in curva 13. Lorenzo inizia il quarto giro al comando, ma ora alle sue spalle c’è Marquez che brucia Pedrosa. Il gruppo è ancora unito e compatto, con Crutchlow che passa Zarco (imitato pochi istanti dopo anche da Rins e Dovizioso). Maverick Vinales, invece, è desolatamente 13esimo.

Al sesto giro primo colpo di scena, con la caduta di Alex Rins in curva 11. Lo spagnolo finisce rovinosamente nella ghiaia e getta alle ortiche una occasione notevole. Davanti il trio spagnolo Lorenzo-Marquez-Pedrosa inizia a spingere sul serio allungando il gruppo del quale ormai non fa più parte Rossi (che monta le Hard) che deve difendersi da Danilo Petrucci sempre più arrembante. All’inizio del settimo giro altra caduta, stavolta tocca a Cal Crutchlow che finisce a terra in curva 1 e rovina un weekend che poteva essere di ben altro tenore per il portacolori del team LCR Honda.

La prima posizione di Lorenzo giunge al termine, beffardamente, proprio in concomitanza con la curva a lui intitolata. Marquez lo infila al termine del settimo giro senza lasciargli scampo. Al terzetto iberico ormai è andato ad aggiungersi anche Dovizioso che stacca Zarco (che precede Iannone e Petrucci che ha passato Rossi ormai distante 5.4 secondi) e va a passare Pedrosa salendo sul podio.  Al comando si forma un quartetto capitanato da Marquez, mentre Dovizioso (che monta la Hard) inizia a farsi minaccioso nei confronti del compagno.

A metà gara il campione del mondo in carica comanda (nonostante un grosso rischio in curva 11) e allunga di circa un secondo sul duo Ducati, con Pedrosa che sembra fare fatica a tenere il passo dei primi. Zarco galleggia in quinta posizione a 3.1 secondi, con Iannone sesto a 6.4, quindi Petrucci, Rossi e Miller a circa 8, con Franco Morbidelli decimo Vinales è solamente 12esimo ed in grave difficoltà. Il passo di Marquez è impossibile per tutti gli altri, rimanendo sempre sull’1:39 basso, mentre alle sue spalle, a quasi due secondi, Dovizioso prova l’attacco a Lorenzo e per un soffio non vanno a contatto nella solita curva 13.

A otto giri dalla fine succede l’incredibile. Dovizioso supera Lorenzo alla curva Dry Sack, ma finisce leggermente largo. A quel punto Lorenzo prova a rifarsi all’interno, ma non si accorge che ora è Pedrosa a provare il doppio sorpasso alla corda. I due spagnoli vanno a contatto con Pedrosa che viene sbalzato per aria e finisce a terra. Il maiorchino perde il controllo della sua Ducati e va a travolgere un incolpevole Dovizioso. Morale della favola: terzetto a terra e triplice ritiro. Un vero colpo di scena che passerà agli annali e che permette a Marquez di poter volare verso la vittoria senza alcun problema. In seconda posizione sale Zarco a 6.8 secondi, con il terzo posto che se lo giocherà il quartetto composto da Petrucci, Iannone, Miller e Rossi che fa enorme fatica a tenere il passo delle Ducati Pramac. Gli ultimi giri diventano una vera e propria passeggiata per Marquez che bissa il successo di Austin e domina in lungo ed in largo. Conclude al secondo posto Zarco, mentre chiude terzo Iannone che precede Petrucci e Rossi che riesce a superare, quantomeno, Miller. 

 

 

 

 

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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