MotoGP
MotoGP, le 5 risposte che dovrà darci il GP di Spagna
Siamo pronti per il quarto appuntamento stagionale nel Mondiale MotoGP 2018. Il circus sbarca in Europa e, come consuetudine, esordisce con il Gran Premio di Spagna, facendo tappa a Jerez de la Frontera. Un tracciato storico che metterà in scena un’altra grande battaglia nella classe regina. Sono numerosi gli spunti e gli aspetti interessanti da sottolineare. Andiamo ad analizzare i più importanti.
1) Marc Marquez-Honda, un binomio imbattibile? Il Mondiale rischia di diventare noioso?
Dopo quanto visto in questo primo scorcio di stagione il campione del mondo sembra il grande favorito di questo Mondiale. Il catalano, infatti, oltre ad avere un talento secondo a pochi, dispone di una moto che gli sembra davvero cucita addosso. Anche se i punti conquistati non parlano di dominio assoluto, lo spagnolo appare lanciato verso l’ennesimo titolo iridato. Per quale motivo? Nelle due gare concluse ha centrato un secondo posto a Losail e il successo di Austin, mentre in Argentina ha chiuso a bocca asciutta solamente per errori suoi, in una gara nella quale girava quasi tre secondi al giro più veloce di tutti gli altri. In teoria, quindi, il suo bottino sarebbe quasi perfetto e potrebbe già oggi gestire un margine rassicurante. Senza un Marquez fallibile e sprecone il Mondiale 2018 rischia di essere già segnato. Lo spagnolo e la sua Honda sembrano nel bel mezzo di un matrimonio perfetto, mentre gli avversari hanno ben altre situazioni da affrontare.
2) Andrea Dovizioso e Ducati al bivio: GP18 altalenante, può davvero ambire al titolo?
Un anno fa la stagione di Andrea Dovizioso e della Ducati era partita lentamente, per poi svoltare dal Mugello. Una vittoria che fece capire quanto il romagnolo fosse performante con la sua Desmosedici, tanto da permettergli di lottare per il titolo fino a Valencia. Anche in questo 2018, tuttavia, l’andamento sembra identico. Dopo una serie di test invernali eccellenti, e il successo in Qatar, infatti, la scuderia di Borgo Panigale ha sofferto, fin troppo, tra Argentina e Texas. Ok, i due tracciati non sono propriamente ideali per le caratteristiche della moto, ma il passo indietro è preoccupante. Dovizioso si lamenta principalmente di due cose: la conduzione di curva e le gomme. Se, nel primo caso, si tratta di un problema atavico della moto bolognese, gli pneumatici sono una novità del presente. La Michelin ha cambiato la struttura delle proprie coperture e, a quanto pare, le Ducati non la stanno ancora digerendo al meglio. Senza un miglioramento notevole in questi due aspetti puntare al Mondiale, contro un Marquez così, sarà davvero complicato.
3) Il ritorno di Maverick Vinales. Può davvero impensierire Marquez?
Inutile girarci attorno, un Vinales in questa forma non lo si vedeva da quasi un anno. Dopo lo strepitoso avvio del campionato 2017, con due successi consecutivi, lo spagnolo aveva vissuto una crisi davvero notevole (spezzata solamente dalla vittoria a Le Mans) nella quale passava più tempo a cercare di tenere in strada la sua M1 piuttosto che a farla correre. Il punto più basso lo si è vissuto tra la fine della scorsa annata e l’inizio di questa, con un Vinales lontano dai migliori e mai a proprio agio con la sua moto. Invece oggi, passo dopo passo, è arrivata una crescita importante, che ha portato l’ex Suzuki nuovamente nelle posizioni che contano. La nuova Yamaha sembra essere tornata ai livelli del 2016 e, se riuscirà a chiudere il gap anche a livello di elettronica con la Honda, permetterà allo spagnolo di lottare con continuità per le prime posizioni. Vinales, dal canto suo, conferma di trovarsi bene con la nuova M1 e di essersi messo alle spalle una crisi dalla quale sembrava non poter uscire.
4) I dubbi di Valentino Rossi. Yamaha in crescita, le piste europee per capire le reali aspirazioni stagionali del Dottore.
Non che stia vivendo un inizio di Mondiale negativo, tutt’altro, ma Valentino Rossi spera in un cambio di marcia sbarcando in Europa. I punti all’attivo sono solamente 29, ben diciassette in meno di Andrea Dovizioso ma, senza il ko di Termas de Rio Hondo per colpa di Marc Marquez, il gap sarebbe stato decisamente minore. La sensazione, comunque, è che il rapporto con la sua moto sia decisamente migliore rispetto ad un anno fa, ed i risultati arriveranno con maggiore facilità. La sconfitta (netta) subita dal compagno Maverick Vinales ad Austin, tuttavia, non può certo aver reso felice il “Dottore”. Servirà un ulteriore passo in avanti a livello di feeling con la sua M1, altrimenti il nove volte campione del mondo rischierà di salutare i sogni di titolo troppo presto.
5) Jorge Lorenzo riuscirà a domare la Ducati? Il rischio è un addio a fine stagione…
Il Gran Premio di Spagna sarà un tassello importante, se non decisivo, del campionato di Jorge Lorenzo. Il maiorchino, infatti, è chiamato alla riscossa dopo un inizio di anno che è il copia ed incolla della scorsa annata. Una lunga battaglia con la sua Ducati, per un rapporto mai nato, se non in poche (tre) occasioni nelle quali è stato in grado di salire sul podio. Una di queste fu proprio la gara di Jerez nella quale l’ex Yamaha seppe dare il meglio di sè salendo in terza posizione. Oggettivamente sarà difficile vedere una conclusione simile in questo weekend, dato che Lorenzo e la sua Desmosedici proprio non riescono ad andare d’accordo. I risultati sono impietosi per il numero 99 che, a quanto pare, sta iniziando a guardarsi attorno in ottica futura. Al momento le chance di rivederlo ancora in Ducati nella prossima stagione sono basse, e stanno calando giorno dopo giorno. Dall’altra parte, però, c’è la consapevolezza che alternative adeguate scarseggiano e che, soprattutto, c’è la necessità di invertire la rotta sin da subito, per non vivere altri mesi nelle retrovie. Servirà una vera e propria impresa. Che lo spagnolo ci riesca, tuttavia, è tutto da vedersi.
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alessandro.passanti@oasport.it
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