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MotoGP, mercato 2019: quale futuro per Jorge Lorenzo? Il maiorchino rischia di rimanere senza squadra…

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Era il 18 aprile 2016 e la Ducati annunciava di avere ingaggiato (a suon di milioni sonanti) Jorge Lorenzo per le due stagioni successive. Il “colpo” che doveva far fare il salto definitivo di qualità alla scuderia di Borgo Panigale per portarla, nuovamente, al titolo. Una investitura pesante che metteva in un angolo Andrea Dovizioso, al quale veniva affibbiato il ruolo di seconda guida, e che metteva in mano allo spagnolo lo status di trascinatore verso la gloria.

Sono passati esattamente 771 giorni dall’annuncio e 429 dalla prima gara disputata insieme. Sembra passata una vera e propria era geologia. Jorge Lorenzo, letteralmente, non ha mai trovato un giusto feeling con la sua Desmosedici e non è mai stato in grado di correre dimostrando il suo reale valore. I numeri, come spesso capita, confermano l’assunto: su 23 Gran Premi disputati con la Ducati, il maiorchino è salito sul podio solamente in tre occasioni, con migliore risultato il secondo posto della passata stagione in Malesia, quando fece sudare il successo al suo compagno Andrea Dovizioso, e due terzi posti. Nessuna vittoria dunque, tre quarti posti, un quinto, tre sesti, addirittura tre 15esimi, due 11esimi e cinque ritiri, solo per citarne alcuni. Un ruolino di marcia che parla ampiamente di crisi conclamata e irreversibile. Jorge Lorenzo ha voluto provare l’impresa, ovvero prendere per mano la moto bolognese e portarla al titolo. Vedendo i risultati suoi, e di Dovizioso, si può parlare assolutamente di obiettivo fallito a suon di scoppole ricevute dal romagnolo che, a parità di mezzo, ha quasi vinto un titolo.

Se, quindi, dalla parte di Lorenzo il rapporto è ormai logoro e consunto, anche la dirigenza Ducati non sta più usando giri di parole per ribadire di avere scaricato l’ex campione del mondo. Quando si parla di piani per la prossima stagione il nome del numero 99 non viene più nemmeno nominato o preso in considerazione e viene vissuto come un fastidio. I quasi 25 milioni di euro spesi in due anni per il suo contratto, in effetti, devono rappresentare il classico sale sulla ferita per il  team di Borgo Panigale.

A 771 giorni dall’annuncio del suo approdo in Ducati, dunque, Jorge Lorenzo è ufficialmente un separato in casa, che dovrà concludere la stagione in maniera dignitosa ma, soprattutto, dovrà guardarsi attorno se vorrà trovare una moto per la stagione 2019. Se guidare nella giusta maniera la Desmosedici si è rivelato un vero e proprio rompicapo, anche questo secondo obiettivo non sarà certo come compiere una passeggiata di salute. Già, dove correrà lo spagnolo nella prossima stagione? Le soluzioni sono poche e, come stiamo vedendo, si stanno riducendo giorno dopo giorno.

Il sogno del cinque volte iridato era, ovviamente, tornare in Yamaha. Nel team ufficiale le porte non sono chiuse, ma sbarrate, con la presenza di Valentino Rossi e Maverick Vinales con contratti bilndati. In Honda, Marc Marquez è inossidabile ed al suo fianco (svanito il sogno Dovizioso) rimarrà il fido scudiero Dani Pedrosa. In Suzuki, una opzione che sembrava possibile, troveremo Alex Rins e, con grande probabilità, Joan Mir, per cui le caselle vuote sono sempre meno, parlando di scuderie all’altezza di un campione del suo rango. Per Lorenzo, ad oggi, rimangono poche opzioni. C’è il team Honda EG 0,0 Marc VDS che, al fianco del nostro Franco Morbidelli potrebbe tagliare Thomas Luthi per far spazio allo spagnolo, oppure la KTM dove si è appena accasato Johann Zarco.

Altre possibilità sembrano remote. Ad ogni modo, comunque, il pilota classe 1987 è davanti ad un salto nel buio. Lascia la Ducati dopo due anni fallimentari e si appresta a dare il via ad una nuova stagione con una moto che, sicuramente, non sarà di prima fascia e rischierà davvero di mettere in discussione tutta la sua carriera. Tanto da poter addirittura pensare al classico anno sabbatico, in attesa che nel 2020 si liberi qualche moto, e si sa che succederà. Quale sarà, dunque, il futuro di Jorge Lorenzo? L’impressione, al momento, è che nemmeno lui lo sappia, e tutto sarà ancora da scrivere.

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alessandro.passanti@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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