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Nuoto
Nuoto, verso gli Europei 2018: Gabriele Detti in dubbio. Rischiare o guarire e concentrarsi sui Mondiali 2019?
“Gabriele Detti, come stai?” E’ questa la domanda che gli appassionati di nuoto si stanno ponendo da alcuni mesi a questa parte, circa le condizioni fisiche del campione del mondo degli 800 stile libero a Budapest (Ungheria).
Non è certo un mistero: i problemi alla spalla stanno influenzando in negativo, già da un po’, l’attività in piscina del toscano, impossibilitato a spingere più di tanto nella preparazione. Dei segnali positivi c’erano stati all’inizio del 2018 ma il dolore provato da Gabriele nelle batterie dei 400 sl, nel corso degli Assoluti di Riccione, ha rimesso tutto in discussione.
L’ultima novità è quella di una settimana fa quando è stato reso noto che Detti non prenderà parte al collegiale in programma in Sierra Nevada per il persistere della problematica citata. Vi sarà infatti un nuovo consulto per verificare le condizioni e pianificare il prosieguo dell’annata. A questo punto c’è da riflettere sul da farsi: vale la pena rischiare per gli Europei del 3-9 agosto a Glasgow, oppure rimettersi in sesto, con calma, guardando ai Mondiali del 2019 a Gwangju, in Corea del Sud?
Da osservatori, si potrebbe propendere per la seconda opzione, ritenendo questa stagione di “transizione” rispetto alle due successive, comprendenti la rassegna iridata ed i Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Vero è che, in certe scelte, contano anche le motivazioni personali e forse Gabriele ci tiene a ben figurare in un contesto europeo, comunque in fermento.
Non resta che attendere qualche giorno e scopriremo quale sarà la decisione del livornese.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: Credit La Presse