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Olimpiadi Tokyo 2020, le speranze di medaglia dell’Italia. Il borsino tra podi potenziali e speranze concrete (prima parte)

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Mancano ormai poco più di due anni alle Olimpiadi di Tokyo 2020 ed a breve prenderanno il via i lunghi percorsi di qualificazione. Con quali ambizioni si presenterà l’Italia nel Sol Levante? Esistono i presupposti per provare a fare meglio dell’ottimo bottino di Rio 2016?
Andiamo a scoprire il borsino sulle speranze di medaglia azzurre, valutando le opportunità potenziali di podio e, nel contempo, un possibile obiettivo concreto in ciascuno sport.

PRIMA PARTE

ATLETICA

Resta un amaro tallone d’Achille. Se il nuoto, come vedremo, continua a sfornare talenti da affiancare a campioni già affermati, l’atletica continua a vivere una crisi ormai decennale, prigioniera di un oblio da cui sembra impossibile liberarsi. Gianmarco Tamberi è alle prese da ormai due stagioni con una serie di infortuni a ripetizione: l’auspicio è che possa tornare in grado di saltare misure intorno ai 2,40 metri nel salto in alto. Oggettivamente, la sola marcia (con Antonella Palmisano e, più defilata, Anna Eleonora Giorgi) sembra in grado di giocarsi qualcosa di importante in un contesto mondiale (importante in questo senso il bronzo di Massimo Stano nella 20 km ai Mondiali a squadre: serviranno delle conferme). Nella maratona Daniele Meucci resta un outsider importante, anche se la concorrenza africana sembra inarrivabile. Da valutare fin dove potrà spingersi la grande speranza Filippo Tortu.

Podi potenziali: 2
Obiettivo concreto medaglie: 1

BADMINTON

Lentamente, ma qualche interessante miglioramento inizia ad intravedersi. Giusta la scelta di investire sui giovani, sfruttando appieno il centro federale di Milano. L’obiettivo resterà qualificare un paio di atleti, le medaglie restano un sogno. Servirà tempo.

Obiettivo concreto medaglie: 0

BASEBALL

Per l’Italia, qualificarsi, sarà oggettivamente molto complicato (clicca qui per conoscere i criteri di qualificazione). In sostanza, gli azzurri dovranno battere i rivali di sempre dell’Olanda. Molto, se non tutto, dipenderà da quali rinforzi arriveranno dall’altra parte dell’Oceano. Il torneo di qualificazione si giocherà a febbraio, periodo in cui potrebbero rivelarsi disponibili i vari Liddi, Mineo e Gasparini, senza dimenticare i tanti ‘paisà’ italo-americani che affollano la MLB e che ogni 4 anni aumentano esponenzialmente il livello della selezione tricolore in occasione del World Classic. Con i soli giocatori del Campionato nazionale, dove oltretutto le nuove regole penalizzano l’utilizzo degli azzurri, sarà davvero dura riuscire a strappare il pass. Una volta alle Olimpiadi, con sole sei squadre partecipanti, non sarebbe utopistico fare un pensierino al podio.

Obiettivo concreto: qualificarsi.

BEACH VOLLEY

A Rio 2016 Daniele Lupo e Paolo Nicolai conquistarono una storica medaglia d’argento. Anche a Tokyo 2020 saranno la grande speranza dell’Italia in chiave podio. Forse l’unica, perché da dietro non si intravedono inserimenti tali da poter ambire ad una top3 a cinque cerchi. Resta il grande vuoto del settore femminile, dove Marta Menegatti è in attesa di ritrovare in estate la compagna Viktoria Orsi Toth dopo la squalifica.

Podi potenziali: 1
Obiettivo concreto medaglie: 1

CALCIO

Dopo le mancate qualificazioni di Londra 2012 e Rio 2016, il primo traguardo sarà quello di tornare alle Olimpiadi. L’Italia avrà il vantaggio di ospitare i prossimi Europei Under21 nel 2019: solo le quattro semifinaliste staccheranno il pass per i Giochi (se tra queste dovesse esserci l’Inghilterra, allora anche la quinta classificata volerà in Giappone). Considerate le macerie in cui alberga il calcio italiano dopo la mancata qualificazione ai Mondiali 2018, la partecipazione olimpica assume un’importanza primaria. Qualche chance di qualificazione potrebbe nutrirla anche la selezione femminile, molto vicina ad approdare ai Mondiali 2019. A quel punto, le migliori tre europee della rassegna iridata otterranno il diritto di partecipare a Tokyo 2020. Oggettivamente molto arduo, ma non impossibile considerando i progressi esponenziali degli ultimi mesi.

Obiettivo concreto: qualificarsi

CANOA VELOCITA’

Dopo il quarto posto ai Mondiali 2017 nel C1 1000 metri, Carlo Tacchini sembra pronto per l’ascesa definitiva. Un talento indiscutibile che potrebbe davvero ambire a qualcosa di importante. In generale, gode di grande salute il settore della canadese. Se i fratelli Craciun riusciranno in tempo a risolvere le pratiche burocratiche per rappresentare l’Italia alle Olimpiadi, potrebbero fare un pensierino ad un podio. Ad oggi, invece, il settore del kayak, pur in crescita, non sembra ancora pronto per un podio, anche se nel prossimo biennio le prospettive potrebbero mutare (in meglio…).

Podi potenziali: 2
Obiettivo concreto di medaglie: 1

CANOA SLALOM

Come a Tokyo 2020, l’Italia si affiderà a Giovanni De Gennaro e Stefanie Horn, entrambi con quattro anni di esperienza in più sulle spalle e chiamati al definitivo salto di qualità. Difficili altri inserimenti nei prossimi 27 mesi.

Podi potenziali: 2
Obiettivo concreto di medaglie: 1

CANOTTAGGIO

Nel 2017 l’Italia ha vissuto un anno d’oro, vincendo il medagliere sia agli Europei sia ai Mondiali. Attenzione: bisognerà ora invertire una tradizione negativa dell’ultimo decennio che ha visto il Bel Paese brillare a dismisura nelle stagioni post-olimpiche, per poi calare drasticamente in quelle successive. Il 2018, sotto questo profilo, non è iniziato nel migliore dei modi, con i campioni del mondo del 2 senza Lodo-Vicino limitati da problemi fisici in fase di preparazione (difficilmente Vicino potrà tornare a gareggiare già in questa stagione). Il 4 senza senior ed il doppio pesi leggeri sono una garanzia, così come è ormai definitivamente decollato il doppio di Mondelli e Rambaldi. Anche l’otto è tornato a splendere con un bronzo nell’ultima rassegna iridata. Il settore femminile cresce, forse non così velocemente da poter credere in una medaglia in Giappone. Fondamentale sarà ritrovare competitività con il quattro di coppia senior, barca dalla grande tradizione che da ormai un lustro non riesce più a distinguersi nei contesti internazionali.

Podi potenziali: 5
Obiettivo concreto di medaglie: 3

CICLISMO SU STRADA

Così come accaduto a Rio 2016, il percorso dovrebbe rivelarsi molto duro a Tokyo 2020 (clicca qui per saperne di più). Vincenzo Nibali potrà dunque tentare di cancellare la delusione di due anni fa, quando cadde in discesa mentre era avviato verso una possibile (e probabile) medaglia d’oro. In generale, l’Italia è una squadra che ama questo genere di percorsi e siamo certi che il ct Cassani pianificherà con cura maniacale l’avvicinamento all’appuntamento olimpico. In campo femminile sta vivendo un periodo difficile Elisa Longo Borghini, mentre è invece rinata Marta Bastianelli. Tante giovani all’orizzonte, su tutte Letizia Paternoster, Elena Pirrone e Sofia Bertizzolo: la loro Olimpiade, almeno per quanto riguarda la strada, potrebbe essere quella di Parigi 2024. Da non escludere l’ipotesi Gianni Moscon per la cronometro.

Podi potenziali: 2
Obiettivo concreto di medaglie: 1

CICLISMO SU PISTA

L’Italia, dopo quasi due decenni di anonimato, inframezzati da qualche sporadico exploit, è tornata una delle nazioni di riferimento nei velodromi. Agli ultimi Mondiali ha conquistato addirittura quattro medaglie in specialità olimpiche. Gli inseguimenti (maschile e femminile) sono ormai una garanzia ai massimi livelli, le giovanissime Elisa Balsamo e Letizia Paternoster (in ballottaggio per l’omnium) potrebbero dar vita ad una coppia formidabile nella madison. In estate, inoltre, tornerà a cimentarsi su pista anche Elia Viviani: il campione olimpico si metterà a disposizione sia per il quartetto sia per la madison, mentre per l’omnium dovrà giocarsi il posto con l’ottimo Simone Consonni.

Podi potenziali: 6
Obiettivo concreto di medaglie: 4

MOUNTAIN BIKE

Eva Lechner e Marco Aurelio Fontana, per anni pilastri della compagine tricolore, hanno ormai imboccato da tempo la fase meno splendente della carriera, anche se non vanno esclusi a priori possibili colpi di coda. I giovani non mancano, ma sinora nessuno ha mostrato le qualità tali da poter spiccare definitivamente il volo.

Obiettivo concreto: top10

BMX

Sport dove l’Italia paga ancora un gap notevole dalle nazionali di riferimento. Impossibile colmarlo nel prossimo biennio.

Obiettivo concreto: qualificarsi

GINNASTICA ARTISTICA

Una delle discipline di più difficile decifrazione. L’Italia attende con ansia le nuove leve della classe 2003, che solo dal 2019 potranno cimentarsi a tempo pieno nelle competizioni riservate alle seniores. Giorgia Villa, Elisa Iorio e le sorelle Asia ed Alice D’Amato hanno incantato nelle competizioni giovanili negli ultimi anni, proponendo esercizi di ottimo livello e con coefficienti di difficoltà importanti anche in vista del passaggio tra le grandi. Si vocifera che, in seno allo staff tecnico, qualcuno ritenga che un podio olimpico con la squadra non sia un’utopia. Si tratterebbe di un risultato storico, mai verificatosi in passato. In ogni caso, ogni considerazione, in questo momento, appare precoce: dal 2019 comprenderemo se davvero queste ragazze potranno ritagliarsi un ruolo importante in ambito internazionale. Nel frattempo non resta che attendere l’ennesimo ritorno di Vanessa Ferrari, in recupero dal grave infortunio al tendine d’Achille. La bresciana farà di tutto per qualificarsi (con ogni probabilità da individualista) e dare l’assalto a quella medaglia al corpo libero rimasta sempre stregata.

Medaglie potenziali: 2
Obiettivo concreto: 1

GINNASTICA RITMICA

Dopo la delusione del podio mancato a Rio 2016, Emanuela Maccarani ha saputo ricostruire un gruppo che si sta facendo largo a suon di risultati. L’obiettivo resta una medaglia, anche se la concorrenza è lievitata a dismisura e, al fianco delle solite Russia, Bielorussia e Bulgaria, si sono aggiunte avversarie insidiose come Israele, Spagna e Giappone. In campo individuale Milena Baldassarri ed Alexandra Agiurgiuculese, pur talentuose, devono ancora progredire molto per poter sperare in un podio.

Medaglie potenziali: 1
Obiettivo concreto: 1

HOCKEY PRATO

Dopo la storica qualificazione ai Mondiali, ora resta l’ultimo passo da compiere per Nazionale femminile: andare alle Olimpiadi. I tentativi falliti da Pechino 2008 in avanti bruciano ancora. Questa, però, davvero potrebbe rivelarsi la volta buona. Esserci sarebbe già come aver vinto una medaglia. In crescita anche gli uomini, pur se con chance di pass a cinque cerchi prossime allo zero.

Obiettivo concreto: qualificarsi

JUDO

La grande edizione di Rio 2016 promette di non rimanere un caso isolato. L’Italia può contare su diversi campioni già affermati ed altri in rampa di lancio. Le punte di diamante restano Fabio Basile, oro olimpico in Brasile, ed Odette Giuffrida, quest’ultima tuttavia falcidiata dagli infortuni nelle ultime due stagioni. Ai box anche Matteo Marconcini, reduce dall’argento iridato nel 2017, ed Elios Manzi, talento dal fisico troppo fragile ma in ripresa. Da anni nella top10 mondiale, Edwige Gwend dovrà compiere l’ultimo (e complicato) passo per issarsi finalmente sul podio. Gli Europei 2018 hanno messo in luce Matteo Medves, capace di agguantare un argento nei -66 kg, ovvero la categoria che fu di Basile prima del passaggio alla -73 kg, ed Antonio Esposito, finalmente esploso nei -81 kg (si profila un interessante dualismo proprio con Marconcini). Da tenere sotto osservazione anche Manuel Lombardo, Domenico Di Guida e Giuliano Loporchio, mentre in campo femminile promette bene il ‘peso massimo’ Eleonora Geri.

Medaglie potenziali: 5/6
Obiettivo concreto: 2

KARATE

Questo sport farà il suo debutto olimpico a Tokyo 2020 e l’Italia potrà calare alcuni assi davvero importanti, su tutti i veterani Sara Cardin e Luigi Busà, fenomeni di questa disciplina che punteranno a mettere la ciliegina sulla torta a carriere zeppe di allori europei ed iridati. Qualificarsi sarà quasi più difficile che salire sul podio (clicca qui per conoscere i criteri di qualificazione). Nel kumite hanno già dimostrato di valere posizioni di rilievo internazionale Silvia Semeraro e Simone Marino, mentre andranno monitorati anche Laura Pasqua, Clio Ferracuti e Gianluca De Vivo. Qualche chance nel kata con Viviana Bottaro e Mattia Busato.

Medaglie potenziali: 3/4
Obiettivo concreto: 2

LOTTA

Frank Chamizo non si discute: resta uno dei pilastri dello sport italiano contemporaneo. Dopo il bronzo di Rio 2016 nei -65 kg, l’italo-cubano ha cambiato ben due categorie e si presenterà a Tokyo tra i -74 kg. Il recente bronzo agli Europei ha raccontato di un Chamizo già competitivo, anche se con alcuni aspetti ancora da affinare contro avversari più alti e potenti rispetto al passato. La Federazione ha poi investito con lungimiranza naturalizzando un campione come Shamil Kudiimagomedov, campione d’Europa nel 2016 nei -86 kg dello stile libero (con la Russia) e già sul podio nella prima rassegna continentale disputata con la casacca azzurra. Promettente anche l’innesto del cubano Abraham Conyedo, già medaglia d’argento ai Giochi Panamericani.
La ‘politica degli oriundi’, teorizzata da noi in altre sedi qualche anno fa, sta realmente generando i frutti sperati. L’affidarsi a fenomeni stranieri non solo ha garantito risultati immediati, ma al tempo stesso ha contribuito anche ad accrescere la caratura tecnica dei lottatori autoctoni. Pensiamo ad esempio all’incredibile bronzo conquistato agli Europei nella greco-romana da Jacopo Sandron nei -60 kg (categoria olimpica). Viene da chiedersi come mai una soluzione di questo tipo non venga adottata anche da Federazioni in affanno da diversi anni (pensiamo ad atletica e tennistavolo su tutte).

Medaglie potenziali: 4
Obiettivo concreto: 2

federico.militello@oasport.it





Foto: Federciclismo

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