Pentathlon
Pentathlon, Coppa del Mondo Kecskemet 2018: tappa incolore per gli azzurri. Gambe pesanti dopo il ritiro al Sestriere?
Una tappa di Coppa del Mondo di pentathlon così avara per i colori azzurri davvero stentiamo a ricordarla negli ultimi tempi: Alice Sotero nell’individuale e le ottime staffette miste messe in campo finora ci avevano abituato fin troppo bene, invece a Kecskemet, l’azzurro visto è stato davvero sbiadito.
Finale femminile centrata soltanto da due atlete, Claudia Cesarini ed Irene Prampolini, con quest’ultima che ha ottenuto il pass solo al termine di una sontuosa prova nel laser run, che l’ha portata a rimontare fino a strappare uno dei posti utili al ripescaggio. Nell’atto decisivo, infine, Prampolini ha chiuso ventesima e Cesarini trentacinquesima.
Peggio, e di molto, hanno fatto gli uomini: nessuno dei quattro è riuscito ad entrare tra i magnifici trentasei: in totale, nelle prove individuali, ben 6 azzurri su 8 sono stati eliminati (Aurora Tognetti, Elena Micheli, Daniele Coalsanti, Giuseppe Mattia Parisi, Matteo Cicinelli e Riccardo De Luca).
Neppure la staffetta mista, che due vittorie aveva riservato all’Italia in altrettante tappe del circuito maggiore, composta in questa occasione da Irene Prampolini e Matteo Cicinelli, è riuscita a risollevare una tappa negativa per gli azzurri: decimo posto sulle quattordici coppie che hanno completato tutte le prove.
Queste gare sono arrivate subito dopo la conclusione del ritiro al Sestriere che ha visto impegnata tutta la Nazionale, comprendendo anche atleti non convocati poi in Ungheria: i carichi di lavoro avranno influito negativamente sul rendimento degli azzurri in terra magiara? I prossimi appuntamenti ci daranno le risposte che cerchiamo.
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Foto: FIPM
roberto.santangelo@oasport.it