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Roland Garros 2018: analisi tabellone maschile. Un’autostrada per Rafa Nadal. Parte bassa affollata: che quarto tra Thiem e Zverev!

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Domenica 27 maggio prenderà il via la 122esima edizione del Roland Garros, il secondo Slam stagionale. Sulla terra battuta di Parigi la caccia è ovviamene a Rafael Nadal, signore del rosso e vincitore lo scorso anno del decimo titolo, battendo in finale Stan Wawrinka. Tutto sembra apparecchiato per un nuovo trionfo del maiorchino, soprattutto se si guarda il tabellone, dove le insidie per il numero uno del mondo sono davvero poche.

Per un giocatore che ha vinto 50 set consecutivi sulla terra (prima di perdere con Thiem a Madrid), il primo turno con Aleksandr Dolgopolov è poco più che una passeggiata di salute. Così dovrebbe essere fino agli ottavi, dove la testa di serie in rotta di collisione con Rafa è Jack Sock. Più probabile, però, vedere il rematch degli ottavi di Roma con Denis Shapovalov: al Foro il giovane canadese è stato rimandato con un severo 6-4 6-1, per cui appare difficile assistere ad una sorpresa, anche considerando la distanza dei cinque set. Per i quarti i “pericoli” principali si chiamano Diego Schwartzman (6-4 6-3 per Rafa al terzo turno a Madrid) e Kevin Anderson, quest’ultimo visto in semifinale nella capitale spagnola dove però, ad onor del vero, i campi sono più rapidi e quindi più favorevoli al suo stile di gioco. A Parigi sarà ben altra storia.

Il livello di difficoltà non crescerà più di tanto in semifinale. Il seeding dice Marin Cilic (numero 3 del tabellone), ma per il croato il discorso è più o meno simile a quello fatto per Anderson (solo lo scorso anno è riuscito a raggiungere i quarti a Parigi) e sarà pertanto alquanto improbabile vederlo battere Nadal su questa superficie. Potrebbe esserci spazio per una sorpresa, quindi, come Kyle Edmund, convincente nei due Masters 1000 su terra e inserito in un quarto di tabellone in cui è presente anche Fabio Fognini (potenziale ottavo con Cilic). Tanto, poi, dipenderà dalle condizioni di Juan Martin Del Potro (testa di serie numero 5), uscito malconcio da Roma, torneo che è stato costretto ad abbandonare per un problema all’adduttore.

Più affollato la parte bassa. Un ottavo di finale sarà con molta probabilità tra David Goffin e Pablo Carreno Busta, per quanto entrambi dovranno vedersela con le mine vaganti Gael Monfils e Nick Kyrgios, quest’ultimo ancora tormentato dai problemi al gomito. A proposito di schegge impazzite, ecco allora Novak Djokovic, che da testa di serie numero 20 ha evitato le insidie maggiori, perché David Ferrer e Roberto Bautista Agut sono clienti più che alla portata del Nole visto a Roma. Anche agli ottavi il serbo potrebbe non avere grossi problemi: Grigor Dimitrov, infatti, testa di serie numero 4, resta un avversario pericoloso ma sul rosso non è certo lo stesso giocatore visto sul veloce (fuori al debutto sia a Madrid che a Roma).

E Dominic Thiem e Alexander Zverev? Sono loro i principali rivali di Rafa sul rosso e sono stati sorteggiati nella stessa porzione di tabellone, in rotta di collisione ai quarti di finale. Per arrivarci, però, non avranno un cammino agevole. L’austriaco dovrà evitare giovani del calibro di Stefanos Tsitsipas e perché no anche Matteo Berrettini (primo turno con un qualificato, al secondo possibile scontro con Gilles Muller), poi potrebbe trovarsi di fronte Kei Nishikori. Sascha, invece, potrebbe avere le prime difficoltà al terzo turno contro Damir Dzumhur ma soprattutto agli ottavi, dove il favorito per affrontarlo è Lucas Pouille, con l’incognita relativa alle condizioni di Stan Wawrinka, che a Parigi riesce sempre a dire la sua.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Alessio Marini

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