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Roland Garros 2018: la 18esima presenza a Parigi di Francesca Schiavone. La Leonessa continua a ruggire

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Una delle protagoniste della prima giornata del Roland Garros sarà Francesca Schiavone. A 37 anni, la Leonessa sarà ancora una volta presente allo Slam parigino, per la 18esima volta consecutiva, da quando nel 2001 la milanese si fece vedere per la prima volta sui campi francesi raggiungendo i quarti di finale, quando la sua corsa fu arrestata da Martina Hingis.

Tanto tempo è passato da allora e nel frattempo Francesca quel torneo che così tanto le portò, lo ha pure vinto. Correva l’anno 2010 e Schiavone seppe farsi largo nel tabellone fino alla finale, vinta in due set contro l’australiana Samantha Stosur. Un’impresa già di per sé eccezionale, la prima tennista italiana a vincere un torneo dello Slam (poi raggiunta dalla sua grande amica/rivale Flavia Pennetta), che l’azzurra rischiò concretamente di ripetere l’anno successivo, quando in finale dovette arrendersi alla cinese Li Na.

Ricordi piacevolissimi, che però appartengono, per definizione, al passato. Il presente, infatti, ci parla di una Schiavone numero 151 del ranking mondiale, evidentemente nella fase terminale della carriera, eppure sempre con la stessa voglia di lottare. Quest’anno la milanese non ha ancora vinto un match nel circuito maggiore e spera di farlo proprio a Parigi, dove in effetti ne ha già vinte tre di partite. Già, perché Francesca è stata costretta a passare attraverso le qualificazioni, superate magistralmente.

Per continuare a giocare a questa età, dopo essersi comunque tolta delle belle soddisfazioni (3 Fed Cup oltre al Roland Garros), allora devi avere qualcosa dentro, che ti spinge a continuare a giocare in giro per il mondo, anche in tornei meno noti e prestigiosi, misurandoti con ragazze molto più giovani di te. Sarà proprio questo il caso, quando Schiavone scenderà in campo a Parigi, perché dall’altra parte della rete ci sarà Viktoria Kuzmova. Una giovane ragazza di 20 anni, al debutto in uno Slam.

Un vero e proprio scontro generazionale. Inevitabile, per la slovacca, soffrire di un certo timore referenziale nei confronti di una ex campionessa del Roland Garros, abituata a calcare questi campi da ben 18 anni consecutivi. Inevitabile per Francesca, però, allo stesso tempo, soffrire l’esuberanza e la freschezza della sua avversaria. Ma sono proprio queste le sfide che le danno gli stimoli maggiori, quelle in cui può dimostrare di poter essere ancora parte integrante di questo circuito e dire la sua contro chiunque. Vincere, anche solo un turno, sarebbe una soddisfazione non di poco conto. Senza considerare che in caso di vittoria la Schiavone si guadagnerebbe Elina Svitolina, magari sul campo Centrale, tornando a far sentire il ruggito della Leonessa sul palcoscenico dove si è consacrata.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Olga Besnard / Shutterstock.com

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