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Roland Garros 2018: ottimo inizio per Fabio Fognini. Applausi per Fabbiano e per Bolelli

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Un inizio migliore di Roland Garros per Fabio Fognini non poteva esserci. C’era grande attesa per l’esordio del ligure e il nativo di Arma di Taggia non ha deluso le aspettative, dominando lo spagnolo Pablo Andujar in tre set dopo nemmeno due ore di gioco. Un ottimo avvio per il numero uno azzurro che spesso ha faticato nei primi turni dei tornei dello Slam ed invece oggi è sembrato molto concentrato, evitando di sprecare ulteriori energie.

Fognini sa benissimo che l’occasione di fare molto bene in questo Roland Garros è molto ghiotta. Il tabellone è invitante e nel prossimo turno ci sarà la sfida con il giovane svedese Elias Ymer, numero 122 del mondo. L’obiettivo è quello di vincere ancora tre set a zero per poi presentarsi alle prossime sfide dove ci vorrà davvero il miglior Fognini. Prima Edmund e poi Cilic sulla carta, ma è lo stesso ligure a non voler pensare troppo al futuro: “Non guardo il tabellone, vado avanti giorno per giorno e se me lo chiedono dico che in fondo nella stagione in corso, oltre a Thiem che ha sconfitto Nadal a Madrid, solo io e Zverev, gli abbiamo strappato un set”.

Un Fognini sicuramente molto carico e che sa di avere davanti a sé una grandissima occasione. Inoltre il ligure ha la possibilità anche di avvicinare o addirittura migliorare il suo best ranking (13), ma anche qui piede sul freno da parte dell’azzurro: “Non ci penso, ma la mia posizione potrebbe diventare interessante nei prossimi mesi. Se sto bene sarà una conseguenza”.

Applausi per Fognini, ma anche per Thomas Fabbiano e Simone Bolelli. Il pugliese conquista la sua prima vittoria in carriera al Roland Garros, battendo al quinto set l’australiano Ebden. Sicuramente una bella soddisfazione per un giocatore che ha sempre lottato anche nei tornei Challenger per avere una classifica migliore.
Sembra incredibile dirlo, ma Bolelli esce dal campo Centrale con qualche rimpianto dopo aver perso in tre set contro Rafael Nadal. Una prestazione eccezionale del bolognese che si è trovato ad avere anche quattro set point nel terzo, prima di subire la rimonta del campione spagnolo. Bolelli ha mostrato un gioco spumeggiante e crescono i rimpianti per la sua brutta eliminazione nelle qualificazioni, cosa che gli avrebbe fatto evitare un sorteggio così complicato. Ora la classifica lo vede fuori dai 150 del mondo, ma l’odierno Bolelli deve assolutamente stare tra i primi 50.

 





 

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Foto: Alessio Marini

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