Foto: Alessio Marini
roberto.santangelo@oasport.it
Tra il 2005 ed il 2017, nelle ultime 13 edizioni del Roland Garros, per 10 volte il vincitore è stato lo stesso: lo spagnolo Rafael Nadal, che anche nel 2018 è il grande favorito per il trionfo finale, presentandosi a Parigi nuovamente da numero uno al mondo. Unici a batterlo, dal 2005, lo svedese Robin Soderling negli ottavi del 2009, il serbo Novak Djokovic ai quarti nel 2015, ed un infortunio al polso, che lo costrinse al ritiro nel 2016.
Il maiorchino nel 2017 ha vinto tutti gli incontri in tre set, e non pare esserci un avversario in grado di batterlo neppure quest’anno. Per quanto visto negli ultimi dodici mesi, lo spauracchio resta sempre l‘austriaco Dominic Thiem, unico capace di batterlo a Roma nel 2017 e a Madrid nel 2018. Eppure a Parigi, in semifinale, lo scorso anno perse con un nettissimo 6-3 6-4 6-0.
Altro nome che viene in mente è quello del tedesco Alexander Zverev, numero 2 del seeding parigino (non c’è Federer), che a Roma ha dato l’impressione (ma la controprova non ci sarà mai) di poter battere lo spagnolo fino all’interruzione per pioggia. Anche qui c’è un precedente in tre set su cinque a netto favore dell’iberico: in Coppa Davis nel 2018, lo spagnolo si è imposto con un eloquente 6-1 6-4 6-4.
Chi altri potrebbe impensierire Nadal? Forse nessuno: il serbo Novak Djokovic a Roma ha dimostrato di essere ancora indietro in quanto a condizione fisica, calando vistosamente dopo il primo set. Il nostro Fabio Fognini a Roma ha creato qualche grattacapo all’iberico, mandandolo fuori giri nel primo set, cedendo però poi sotto i colpi del maiorchino, quando è salito di livello col suo tennis: soltanto Rafael Nadal, incappando in una vera e propria giornata no, potrebbe fermare Rafael Nadal.
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