Roma-Liverpool 4-2, giallorossi fuori dalla Champions League. Non arriva la rimonta, Reds in Finale col Real Madrid

Questa volta l’impresa non è riuscita alla Roma, la rimonta da fantascienza non è stata possibile contro il Liverpool. Dopo la sconfitta per 5-2 ad Anfield, i giallorossi dovevano vincere con tre gol di scarto nella semifinale di ritorno della Champions League 2018 ma non sono riusciti a ripetere la rimonta che avevano confezionato contro il Barcellona nel turno precedente. In un gremito Olimpico arriva una vittoria per 4-2 che purtroppo non basta per continuare il sogno.

I ragazzi di Eusebio Di Francesco escono comunque a testa alta dalla massima competizione continentale dopo aver riportato il club capitolino tra le quattro grandi d’Europa a 34 anni di distanza dalla Finale di Coppa Campioni persa contro i Reds. Gli inglesi difendono al meglio il risultato dell’andata e si guadagnano la Finale di Kiev contro il Real Madrid: il 26 maggio andranno a caccia del sesto trofeo contro i Campioni in carica.

Ottimo avvio della Roma che cerca subito il gol della speranza ma al 9′ il Liverpool passa in vantaggio: Nainggolan sbaglia un passaggio a centrocampo, Firmino lancia il contropiede, passa a Manè che non sbaglia davanti ad Alisson. Al 15′ arriva il clamoroso pareggio in maniera totalmente fortunata: Lover spazza via nel cuore dell’area ma il pallone finisce sul volto di Milner e il pallone si insacca. L’autogol dà linfa alla Roma che prova a credere nella rimonta ma al 25′ la rete di Wijnaldum spegne l’entusiasmo: sugli sviluppi di un calcio d’angolo il centrocampista trova il vantaggio con un bel colpo di testa. La Roma non molla ed è anche sfortunata perché El Shaarawy colpisce il palo dalla lunga distanza al 35′. Al 52′ arriva il pareggio di Dzeko che ribatte in rete una fallosa respinta del portiere sul bel tiro di El Shaarawy. Nella ripresa i giallorossi costruiscono tanto (non dato un rigore per tocco di manoe meritano la vittoria, arrivata all’86’ con la botta di Nainggolan dalla lunga distanza e il rigore trasformato dal Ninja in pieno recupero.

(foto Gianfranco Carozza)

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