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Tennis, Internazionali d’Italia Roma 2018: Fabio Fognini e una tradizione casalinga sfavorevole da sfatare
Nemo propheta in patria: lo sa bene Fabio Fognini, che a Roma non è mai riuscito a giungere in fondo agli Internazionali di tennis. Ultima delusione lo scorso anno, quando, dopo aver compiuto l’impresa eliminando lo scozzese Andy Murray, ha perso agli ottavi contro il tedesco Alexander Zverev, esploso proprio nel torneo capitolino, vinto poi in finale contro il serbo Novak Djokovic.
Cinque anni fa la sorte non fu dalla parte del tennista di Arma di Taggia, che ai sedicesimi incrociò l’iberico Rafael Nadal, che proprio quell’anno colse il suo ultimo successo sulla terra battuta capitolina, mentre l’anno precedente altro disco rosso, sempre ai sedicesimi, contro un altro iberico, Marcel Granollers Pujol.
Nel 2011 stop immediato, al primo turno contro l’elvetico Stan Wawrinka, che si impose in tre set. Nel 2010 fatale, sempre al primo turno, invece era stato il derby contro Andreas Seppi, che si era imposto in due set, mentre nel torneo precedente la sua corsa si era interrotta nei sedicesimi al cospetto del transalpino Gilles Simon.
In pratica in nove tornei giocati, Fognini ha raccolto due ottavi di finale, tre sedicesimi e quattro eliminazioni al primo turno. Per la sua decima partecipazione aspettiamo ora la definitiva maturazione: da troppi anni (era il 2007) non c’è più un italiano in semifinale (Filippo Volandri). E’ tempo di tornare a gioire nel torneo di casa.
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Foto: Profilo Twitter Fabio Fognini
roberto.santangelo@oasport.it