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Tennis, Masters 1000 Madrid 2018: Fabio Fognini è irriconoscibile, Leonardo Mayer vince in due set
È durato un’ora e venticinque minuti il Masters 1000 di Madrid di Fabio Fognini, eliminato al primo turno per mano dell’argentino Leonardo Mayer in due set, 6-3 6-4. Un Fabio irriconoscibile, poco aggressivo e molto falloso. Soprattutto poco incisivo al servizio, fondamentale col quale oggi non è mai riuscito a fare la differenza contro un Mayer più costante e lucido nei momenti chiave. Fognini si è reso autore solo di brevi fiammate, alle quali non è stato in grado di dare continuità: la fotografia perfetta del suo incontro è l’ultimo game, quando l’italiano non ha sfruttato tre palle break (in totale 1/10), facendosi rimontare dallo 0-40 fino a cedere il match.
L’incontro è stato tutto fuorché spettacolare, dominato dagli errori. Una costante in questi primi giorni a Madrid, in cui i giocatori stanno faticando ad adattarsi alle particolari condizioni dell’impianto spagnolo (in altura). Fognini ha fatto il break nel primo gioco per gentile concessione del suo avversario, regalo immediatamente restituito con gli interessi (da 1-0 in favore di Fabio a 1-3 con un break di vantaggio per l’argentino). A Mayer è bastato crescere di poco per far suo il primo set e alla lunga la partita. Soprattutto al servizio: il sudamericano non ha servito in maniera irresistibile (65% di prime nel primo set, 62% nel match; 4 aces e 5 doppi falli), ma quanto meno è riuscito a mettere la palla in campo. Tutto il contrario di Fabio, che nel primo set ha servito un pessimo 27% con la prima palla (solo 6 in campo): un dato troppo basso anche solo per competere a questo livello.
Un paio di accelerazioni mostrate sul finire del parziale, quando Fognini è riuscito finalmente a mettere i piedi in campo, non sono bastate a riaprire la contesa (6-3), ma almeno a dare la speranza che potesse nascere una bella partita. La miccia è durata poco, però, il tempo di sprecare due palle break nel secondo game del secondo set. Un’altra costante della partita di Fabio, che è sì cresciuto al servizio (64%), ma non è mai riuscito ad essere incisivo nello scambio, subendo l’iniziativa di Mayer, più a suo agio su un campo abbastanza veloce e già di per sé più favorevole al numero 45 del mondo, bravissimo a giocare con coraggio i punti decisivi, spesso buttandosi a rete dopo un buon servizio mettendo pressione al suo avversario.
Il break decisivo è arrivato nel quinto game, complici tre gratuiti di Fognini. Il match è così scivolato via fino all’ultimo game, quando il braccio di Mayer ha tremato (un errore, un doppio fallo e una discesa disastrosa a rete). Fabio non ha sfruttato nemmeno una delle tre palle break consecutive, subendo al contrario cinque punti di fila, l’ultimo una deliziosa volée con cui Mayer si è preso la partita e il pass per il secondo turno (incrocio con il vincente del match tra Fernando Verdasco e Paolo Lorenzi). Prosegue una stagione sul rosso fin qui avara di soddisfazioni per Fognini (2-4 il bilancio da aprile), dopo la buona parentesi di febbraio.
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alessandro.tarallo@oasport.it
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Foto: profilo Twitter Mutua Madrid Open