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Triathlon, Coppa del Mondo 2018: a Chengdu buona prova degli italiani, su tutti Giorgia Priarone

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La tappa cinese di Chengdu valevoli per la World Cup di triathlon 2018 ha visto i successi dell’australiana Emma Jeffcoat tra le donne e dell’azero Rotislav Pevtsov tra gli uomini, in due gare quanto mai avvincenti, combattute, e decise solamente in extremis. Per i colori azzurri il fine settimana asiatico ha dato buone risposte, con risultati non certo da sottovalutare, per un livello medio della squadra decisamente soddisfacente.

Tra le donne, per esempio, spicca il sesto posto di Giorgia Priarone che chiude ad appena 46 secondi dalla prima posizione con quasi tutto il distacco accumulato nella prova a nuoto (400 metri) mentre nelle manche di corsa e bici ha tenuto testa ampiamente alle prime della classe. La vittoria, come detto, è andata sul filo di lana a Jeffcoat che ha preceduto la statunitense Tamara Gorman e la nipponica Fuka sega, con la tedesca Bianca Bogen quarta ad appena 19 secondi. Nella prima parte a nuoto il miglior tempo è stato fissato proprio dall’australiana che ha chiuso in 6:34, mentre nei 10km in bici è stata Bogen a fissare 15:05, guadagnando cinque secondi su Jeffcoat e Gorman, mentre nei 2.5km di corsa è stata proprio la nostra Priarone a primeggiare in 8:24.

Per quanto riguarda gli uomini, invece, l’azero Rotislav Pevtsov centra il successo finale per appena due secondi sull’accoppiata composta dal francese Felix Duchampt e dal messicano Rodrigo Gonzalez. Quarta posizione per il neozelandese Daniel Hoy a 7, quindi l’ungherese Gabor Faldum a 9. Gli italiani hanno visto Gianluca Pozzatti 14esimo a 25 secondi, Davide Uccellari 18esimo a 33, Tommaso Crivellaro 23esimo a 42 e Gregory Barnaby a 55. Nel complesso buona prova della nostra pattuglia con una ottima partenza nella parte a nuoto, nella quale tutti e quattro hanno concluso assieme ai vari Pevtsov e Hoy, ma cedendo qualche metro allo slovacco Richard Vega, il più veloce assieme allo statunitense Rider Seth. Si è passati, poi, alla manche in bici, con Duchampte Faldum a fare la voce grossa assieme al neozelandese Hayden Wilde, con gli italiani che hanno tenuto bene il passo, lasciando solamente qualche secondo. Nella parte finale di corsa Pevtsov ha saputo cambiare marcia, cosa che non è riuscita proprio ai nostri alfieri. Il 7:03 dell’azero non è stato bilanciato dalle nostre prestazioni. Pozzatti ha completato i 2.5km in 7:31, Uccellari in 7:35, Crivellaro in 7:44 e Barnaby addirittura in 8:01. Gran parte della differenza, dunque, è stata fatto in questo momento. Un gap che, nelle prossime occasione, dovrà essere assolutamente limato.

Prossimo appuntamento il 12 maggio a Yokohama in Giappone per la tappa dell’ITU World Triathlon, che precederà la tappa di Astana, in Kazakistan del 19 maggio.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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Foto: Giorgia Priarone

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