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Triathlon, World Cup Astana 2018: l’Italia ha trovato una nuova stella. Angelica Olmo continua a crescere, non c’è solo Alice Betto

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Dici triathlon in Italia e pensi ad Alice Betto, ma da qualche tempo non è più soltanto così: oltre allo sfortunato Alessandro Fabian, che era in un ottimo stato di forma fino alla caduta delle Bermuda, il Bel Paese ha ora una nuova triatleta in grado di regalare emozioni. Stiamo parlando di Angelica Olmo, la quale, dopo il primo storico podio ottenuto a Mooloolaba, in Australia, ha centrato un altro podio, ottenendo ancora un terzo posto, sempre in World Cup, questa volta ad Astana, in Kazakistan.

La gara, inizialmente prevista su distanza olimpica, a causa del freddo è stata trasformata in duathlon, con 5 km di corsa a precedere 40 km in bici e altri 10 km di corsa.  Angelica Olmo ha così raccontato al sito federale le sue emozioni: “Primo 5000 sotto controllo, mentre i primi 3 giri della bici, abbiamo davvero tirato, ho gestito bene ma abbiamo davvero tirato. Poi il 10000 finale, davvero durissimo, una sorta di duathlon classico al contrario: sono partita forte, dovevo mettere da subito un bel gap tra me e le inseguitrici e mi sono giocata bene le mie chance per la zona medaglie. Sono venuta qui per ripetere il podio di Mooloolaba e ho centrato l’obiettivo“.

A testimoniare il buon momento di forma generale della squadra femminile c’è il nono posto di Verena Steinhauser, la quale però non è soddisfatta a pieno del risultato finale: “Sicuramente il duathlon atipico non ha giocato a mio favore. La prima corsa non è stata tiratissima e ci siamo ritrovate in un gruppone in bici che su un percorso così facile ha fatto poca selezione. Nella seconda corsa poi le gambe non sono andate come dovevano, non sono riuscita a partire forte come dovevo. Ho chiuso in progressione l’ultimo giro ma ormai era tardi“.

Francesco Fissore, Performance Manager che ha accompagnato gli azzurri ad Astana, ha tracciato il bilancio complessivo della trasferta kazaka: “Decisamente buona la gara di Angelica Olmo, concentrata durante tutta la settimana e in gara, dove ha marcato le atleti più forti ed è stata protagonista. Sapeva di poter lottare con le migliori, sta acquisendo consapevolezza dei propri mezzi e si è giocata al meglio le proprie carte. Per le altre ragazze, la prova è stata meno brillante. Verena Steinhauser non ha disputato una buona seconda frazione di corsa, Sara Papais non è mai entrata nel clou della gara mentre Ilaria Zane ha subito crampi ed ha avuto qualche problema per il freddo in bici“.

La gara maschile invece si è corsa regolarmente in triathlon in quanto nel frattempo la temperatura dell’acqua era salita, così da disputare 750 metri a nuoto, 40 km di ciclismo e 10 km di corsa. Il migliore degli azzurri è stato Delian Stateff, il quale però non è andato oltre il 12° posto. Fissore ha commentato: “Nella gara maschile, buona frazione a nuoto di Massimo De Ponti, uscito a ridosso dei migliori, in bici insieme agli altri azzurri i quali hanno lavorato bene ma si sono distanziati dalla testa della corsa. Buon approccio di Delian Stateff nelle prime fasi della corsa, con l’intento di recuperare posizioni, ha disputato una gara generosa, ma peccato per il nuoto, di solito riesce a stare coi primi ma oggi è partito un po’ indietro. Tanti problemi per il freddo per gli altri azzurri nel finale“.





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Foto: Leonardo Beggio

roberto.santangelo@oasport.it

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