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Triathlon, World Series Yokohama 2018: iniziata la corsa verso Tokyo, Italia ferma al palo

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Il triathlon ha dato il via alla corsa verso le Olimpiadi di Tokyo 2020: la prima delle gare delle World Series,  che andranno a comporre il ranking per la qualificazione alle gare a cinque cerchi è andata alla triatleta delle Bermuda Flora Duffy tra le donne ed all’iberico Mario Mola tra gli uomini. La sfortuna continua a bersagliare l’Italia: dopo l’infortunio occorso ad Alessandro Fabian nella gara delle Bermuda, quando, cadendo nella prova di bici, si è procurato la frattura della clavicola, in Giappone la prova di ciclismo ha costretto al ritiro Alice Betto, unica azzurra al via nella gara nipponica.

Per fortuna stavolta all’azzurra è andata bene dal punto di vista fisico, in quanto non ha riportato alcun infortunio: il contatto con la statunitense Kirsten Kasper ha provocato la rottura di alcuni raggi della ruota, costringendo l’azzurra ad alzare bandiera bianca, abbandonando la competizione.

Alice Betto si stava comportando davvero bene e nei primi giri della prova di ciclismo era rientrata sulla testa della corsa. Al sito federale l’azzurra ha dichiarato: “Purtroppo c’è rabbia per come si è conclusa la mia WTS di Yokohama. Ho nuotato bene e siamo addirittura rientrate sulle fuggitive Duffy e Zaferes, stava andando tutto per il meglio e fino al momento dell’incidente stavo confermando la mia buona condizione“.

Questo il racconto a caldo dell’incidente, con un sospiro di sollievo per l’aver evitato ulteriori conseguenze fisiche: “La gara stava andando bene, ma purtroppo si è chiusa al 3° giro del frazione ciclistica. La Kasper mi ha urtato, si sono rotti diversi raggi della ruota posteriore e dunque è stato impossibile continuare. Fortunatamente io sono uscita illesa“.





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Foto: Profilo Facebook Alice Betto

roberto.santangelo@oasport.it

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