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Valentino Rossi, GP Italia 2018: “Il Mugello è una gara speciale per me. La Yamaha qui va bene ma ora è un po’ diverso”

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Il Mugello è sempre un weekend speciale per me e per i piloti italiani. È un GP storico, un po’ come Monza per la F1“. Così Valentino Rossi ha sintetizzato il suo approccio al fine settimana del GP d’Italia, scattato oggi con la tradizionale conferenza stampa d’apertura. Per il Dottore non è una gara come tutte le altre, inevitabile. “La pista è una delle migliori, l’atmosfera di domenica è sempre molto calda, speciale“.

Come arriva Valentino al Mugello? “Arrivo meglio rispetto all’anno scorso, quando ero infortunato e avevo sofferto parecchio nel weekend, ma fu una gara positiva. A Le Mans è andata bene, è stato un bel podio, ma è sempre una pista buona per la Yamaha, qui dobbiamo capire“. Capire soprattutto come si comporta la M1, visto che il recente test non è andato come ci si aspettava. “Non è stato fantastico per me perché non ero molto veloce, ma le condizioni non erano perfette. Abbiamo girato soltanto al mattino. Più o meno non cambieremo molto, partiremo con una base simile a quella di Le Mans, poi valuteremo il feeling e cercheremo di migliorarlo. Questa è una pista diversa, con tanti cambi di direzione“.

Ma Valentino è comunque fiducioso. “Qui di solito la Yamaha non è andata male, ha sempre funzionato bene. Ora è un po’ diverso, dobbiamo capire il potenziale della nostra moto e l’equilibrio dei valori. Io darò più del massimo perché siamo in Italia e l’atmosfera è pazzesca“. I problemi della Yamaha sono infatti tutt’altro che risolti e stando alle parole di Rossi parte del lavoro va già in direzione 2019. C’è bisogno di tempo. L’obiettivo è migliorare la moto per arrivare ad essere più competitivi verso la fine della stagione“.

Il pilota di Tavullia è stato oggetto di molte domande, sui temi più svariati. Dalla possibilità di avere un pilota donna nell’Academy (“È aperta, non è riservata agli uomini“) a Joan Mir, prossimo al passaggio in MotoGP (“Per me è importante vincere un titolo anche nelle categorie inferiori, ma capisco che la MotoGP è il punto di arrivo, quindi immagino che per lui sia importante arrivare prima qui, piuttosto che vincere in Moto2“), passando anche per il calcio, in particolare all’addio di Zidane al Real Madrid (“È diverso rispetto alla MotoGP. Qui se Zidane avesse vinto tre Mondiali di fila la prima idea sarebbe continuare con la stessa moto e lo stesso team, ma lui ha detto che questo è il momento giusto, ha preso tutto quello che i giocatori potevano dare. Forse nel calcio c’è bisogno di motivazioni diverse, nuove“).

Ancora, Valentino Rossi ha commentato anche il possibile ritorno di Jorge Lorenzo in Yamaha. “Dopo aver fermato Zarco, proverò a fermare anche lui“, ha scherzato il Dottore. “Sono stato compagno di Jorge per tanto tempo ed è un grandissimo pilota, sa guidare la Yamaha in un modo molto veloce. Sarà dura se dovesse tornare ma la situazione sarà simile a quest’anno, perché anche Zarco è molto forte. Quando sei in Yamaha hai sempre dei grandi compagni di squadra o piloti veloci che hanno la tua stessa moto. È più difficile ma è anche positivo perché hai motivazioni più forti, puoi vedere anche il modo in cui altri piloti guidano la moto“.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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