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Volley femminile, Nations League 2018: il possibile sestetto titolare dell’Italia e le alternative dalla panchina

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L’Italia è pronta per iniziare la propria avventura nella Nations League 2018 di volley femminile, la competizione che prende il posto del Grand Prix. La nostra Nazionale sarà impegnata per cinque settimane consecutive in giro per tutto il Mondo (debutto il 15 maggio contro la Turchia a Lincoln), giocando 15 partite in cinque diverse sedi di gara cercando di accedere alla Final Six: si tratta di un competizione internazionale fondamentale per le ragazze di coach Davide Mazzanti, un passaggio obbligato verso i Mondiali che si giocheranno a ottobre in Giappone.

La nostra Nazionale, reduce dal secondo posto dell’ultimo Grand Prix ma anche dalla deludente eliminazione ai quarti di finale degli Europei, deve purtroppo scontare in avvio due assenze importanti a causa di infortuni patiti sul finale della stagione per club: Caterina Bosetti e Raphaela Folie non saranno purtroppo della partita, vedremo se riusciranno a recuperare per la rassegna iridata ma i recuperi non saranno certamente dei più semplici. Perdiamo una schiacciatrice e una centrale che sarebbero state quasi sicuramente titolari e che avrebbero dato un contributo importante a tutto il gruppo.

Mazzanti deve quindi ridisegnare la formazione in cui Paola Egonu sarà il tassello più importante. L’opposto metterà a disposizione tutto il suo talento per la causa azzurra, dovrà scatenarsi con le sue bordate da altezze impossibili e sarà l’arma per mettere in difficoltà tutte le avversarie anche se dovrà cercare di essere continua e di ridurre il numero di errori che a volte commette nei momenti cruciali. Da decidere con chi giocherà in diagonale: probabilmente la regia sarà affidata a Ofelia Malinov, rientrata al meglio dall’infortunio dello scorso anno che le impedì di giocare agli Europei. Lia deve superare la concorrenza interna di Alessia Orro che è cresciuta molto a Busto Arsizio e che può giocarsi le sue carte.

Di banda bisognerà puntare su un buon mix: l’esperienza e la solidità in ricezione di Lucia Bosetti con la grinta e la forza propulsiva di Miriam Sylla. Al centro la capitana Cristina Chirichella, forte a muro e al servizio, sarà affiancata da Anna Danesi che a Conegliano ha trovato continuità e buone giocate. Monica De Gennaro è naturalmente il libero senza ombra di dubbio, uno degli elementi di spicco di questa Italia che vuole togliersi delle soddisfazioni importanti e che sta già lavorando in ottica Olimpiadi di Tokyo 2020.

Possibili innesti dalla panchina? Serena Ortolani può dare fiato a Paola Egonu, la moglie di coach Mazzanti è reduce da un’ottima annata a Monza e può sempre dire la sua. Già analizzata la questione palleggiatrice, ci potrebbe essere movimento di banda: Camilla Mingardi e Alice Degradi, dopo essere esplose in Serie A1, potrebbero essere degli ottimi supporti alla prima esperienza in Nazionale. Al centro purtroppo la coperta sembra essersi ristretta: Sara Bonifacio ha già esperienze in Nazionale, Marina Lubian ha dominato tra le giovanili, Beatrice Berti si è distinta a Busto ma non sarà facile fare la differenza a certi livelli.

 





(foto CEV)

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