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Volley, Nations League 2018: l’Italia sfida la Germania di Andrea Giani, i tedeschi ai raggi X. Grozer e Kaliberda, assenze di lusso

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Oggi pomeriggio (ore 17.00) l’Italia farà il proprio esordio nella Nations League 2018 di volley maschile. A Kraljevo (Serbia) gli azzurri sfideranno l’agguerrita Germania di Andrea Giani in un match già molto importante in ottica Final Six. L’esordio nella neonata competizione internazionale avrà un peso importante sul morale del gruppo che si presenta all’appuntamento con la formazione tipo e desideroso di ottenere il successo. Di fronte ci saranno i vicecampioni d’Europa, privi però della stella Grozer e di Kaliberda: due assenze importanti tra le fila tedesche mentre la nostra Nazionale potrà contare sul rientro di Osmany Juantorena e Ivan Zaytsev, pronti a risplendere dopo un anno di assenza. Conosciamo meglio la Germania, analizziamola ai raggi X, punti di forza e punti di debolezza.

 

ALLENATORE – Conosciamo benissimo Andrea Giani, un pilastro della Generazione dei Fenomeni alla seconda stagione sulla panchina tedesca. Il coach di Milano era stato capace di un’impresa stellare conducendo i suoi ragazzi all’argento continentale dopo aver però mancato la qualificazione ai Mondiali. Il Giangio conosce bene il nostro volley e sa quali contromosse adottare, ha insegnato alla sua squadra un gioco di grande tenuta difensiva e di ottime variazioni, arriva all’appuntamento preparato e, anche se con la formazione priva di due uomini chiave, proverà a metterci in difficoltà.

LE STELLE – Manca il fenomeno Georg Grozer e quindi la Germania deve ripiegare su due ottimi attaccanti come Simon Hirsch (opposto) e Chris Fromm (schiacciatore) entrambi reduci da diverse stagioni a Monza dove hanno sempre ben figurato. Non sono due fuoriclasse assoluti ma si comportano sempre bene e riescono a mettere in mostra delle ottime prestazioni: andranno monitorati con parecchia attenzione, bisognerà difendere al meglio su di loro. Possono essere contenuti a muro, Fromm si distingue per un’ottima difesa.

I COMPRIMARI – Lukas Kampa è un eccellente palleggiatore, vanta una lunga esperienza internazionale, era presente ai Mondiali 2014 conclusi col bronzo e agli ultimi Europei. Il regista punterà molto su Hirsch e Fromm ma è dotato di ottime variazioni, si intende alla perfezione con i centrali: il giovane Tobias Krick e il veterano Marcus Bohme sono molto abili in primo tempo e si distinguono a muro. Il secondo schiacciatore dovrebbe essere Ruben Schott vista l’assenza di Kaliberda, Julian Zenger il libero.

TIPOLOGIA DI GIOCO – La qualità offensiva non manca nonostante l’assenza di Grozer. Sotto la guida di Giani si gioca bene anche in difesa e il muro è un fondamentale molto importante. Attenzione al servizio, una vera incognita.

 





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