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24 Ore di Le Mans 2018: i favoriti. Toyota davanti a tutti. È la grande occasione di Fernando Alonso

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Il conto alla rovescia per la 24 Ore di Le Mans prosegue. Si tratta del secondo appuntamento del Mondiale endurance ma, come per la 500 Miglia di Indianapolis, il fascino di questa corsa prescinde da tutto. Gli occhi, quest’anno, saranno tutti per la Toyota, rimasto di fatto l’unico costruttore della classe LMP1. La casa giapponese non può quindi che essere la naturale favorita della corsa.

La Toyota è sempre alla ricerca della prima volta del progetto ibrido, oramai stregata specie dopo la rottura che due anni fa ha negato il successo a meno di un giro dalla conclusione della gara. Quest’anno i nipponici sono obbligati a vincere e tutto lascia presagire che sarà una lotta a due tra i due prototipi portati a Le Mans. Uno di questi sarà affidato a Fernando Alonso, che nelle prime prove è stato il più veloce insieme ai compagni Sebastien Buemi e Kazuki Nakajima. I piloti al via, anche famosi, sono tantissimi, ma le attenzioni sono quasi tutte per lo spagnolo. Inevitabile che sia così. Il suo obiettivo, mai nascosto, è la Tripla Corona e dopo averci provato ad Indy nel 2017 (sarà di nuovo al via nel 2019), ora debutterà a Le Mans.

A provare ad impedire la vittoria ad Alonso sarà il team guidato da Mike Conway, Kamui Kobayashi e Jose Maria Lopez. Il precedente è freschissimo: alla sei ore di Spa le due vetture della Toyota hanno chiuso ai primi due posti con un distacco abissale nei confronti degli altri e in quel caso a prendersi la vittoria sono stati proprio Alonso e compagni. Non senza un giallo, però, perché nonostante una penalità in partenza, Conway era riuscito a ricucire lo strappo nel finale, prima che dal box arrivasse l’ordine di congelare le posizioni per non rischiare di rovinare tutto. Ma Alonso, come detto, non sarà l’unica conoscenza della F1, perché anche Jenson Button farà il suo debutto, a bordo della SMP Racing BR1.

Grande equilibrio, invece, nella classe LPM2 dove la lotta appare livellata. C’è equilibrio tra Oreca, Dallara e Ligier per cui è difficile indicare un team favorito. I vincitori in carica del Jackie Chan DC Racing presentano addirittura quattro vetture (due Ligier e due Oreca), puntando forte alla riconferma, ma tra coloro che proveranno ad impedirglielo c’è anche la Villorba Corse (Roberto Lacorte, Felipe Nasr, Giorgio Sernagiotto), reduce dall’ottimo esordio dello scorso anno, quando chiuse settima di categoria e nona assoluta.

Nella classe GTE c’è invece la Ferrari, che ha affidato una delle due 488 GTE ad Antonio Giovinazzi, che sarà affiancato da Toni Vilander e Pipo Derani. La casa più accreditata in questa categoria, però, sembra essere la Porsche, che presenta ben quattro team al via con Gianmaria Bruni tra i suoi piloti. La sfida Ferrari-Porsche è destinata a ripetersi nella GTE Am, dove a proposito di piloti italiani ci sono Giancarlo Fisichella, Francesco Castellacci (entrambi sulla 488 GTE #54), Matteo Cairoli, Giorgio Roda (sulla Porsche 911 del team Dempsey) e Fabio Babini (sulla 911 di Ebimotors).

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Pier Colombo

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