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24 Ore Le Mans 2018: Fernando Alonso e l’incognita di correre di notte

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È il protagonista indiscussa della 24 Ore di Le Mans, ancor di più dopo la pole position conquistata dal suo team. Fernando Alonso è pronto per dare l’assalto ad una delle gare più affascinanti nel mondo delle corse. Lo spagnolo con il passare del tempo si è allontanato dalla Formula 1, con il chiaro e preciso intento di passare alla storia del motorsport: l’obiettivo dichiarato è la Tripla Corona, ma quest’anno l’asturiano è andato anche oltre, partecipando all’intero mondiale Endurance. Senza escludere la possibilità di passare alla IndyCar, nel prossimo futuro.

Ma prima viene Le Mans. Alonso ha già avuto la possibilità di assaggiare una corsa di questo tipo. A inizio 2018 ha partecipato alla 24 Ore di Daytona, mentre qualche settimana fa c’è stato il primo appuntamento del campionato Endurance, con la 6 Ore di Spa. Due ottimi “allenamenti”, che hanno permesso al due volte campione del mondo della Formula 1 di prendere confidenza non solo con la vettura, ma soprattutto con le soste ai box, le pause e i cambi di pilota. Altro discorso riguarda, invece, il fatto di gareggiare di notte.

Le gare in notturna non sono una novità per lui, perché in Formula 1 sono diversi gli appuntamenti che si corrono sotto le luci dei riflettori. La differenza, però, sta proprio in questo aspetto: se un normale circuito è illuminato quasi a giorno, a Le Mans si corre praticamente al buio. Un aspetto già sperimentato a Daytona, quando Alonso si trovò senza freni e a fine corsa ammise di essersi spaventato, non vedendo quanto fosse lontano il muro e dove stesse finendo la sua auto. Fernando, però, non ha lasciato nulla al caso e nelle ultime settimane si è allenato a dovere, sperimentando la guida di notte in alcuni test condotti in Portogallo, a Portimao. Per lo stesso motivo, nel corso delle prove a Le Mans, ha preferito correre quando la luce del sole era ormai sparita.

Il team mi ha detto che sarebbe stato più facile rispetto alle prove fatte“, ha dichiarato lo spagnolo nei giorni scorsi. “Avevamo fatto tante prove ma faceva davvero buio perché non c’erano luci e nessuna vettura in pista con me. Qui mi hanno detto che sarebbe stato più illuminato, perché giriamo su strade pubbliche, ma a essere onesti era molto buio anche qui. Qualche curva è più oscura di altre. Ho cercato di prendere qualche riferimento“. Subito trovati a quanto pare, perché lo spagnolo ha poi aggiunto che “i sorpassi sono più facili di notte, perché con le luci puoi comprendere più facilmente le differenze di velocità“. In gara la situazione certamente cambierà, ma attenzione a sfidare Alonso.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Jens Mommens / Shutterstock.com

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