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24 Ore Le Mans 2018: qualifiche 2. Toyota di Alonso sempre in vetta, turno interrotto in anticipo per l’incidente di Giorgio Sernagiotto

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Tutto invariato o quasi al termine della seconda sessione di qualifiche della 24 Ore di Le Mans. Il turno, infatti, è stato interrotto con 25′ d’anticipo a causa di un brutto incidente occorso alla Dallara P217-Gibson del team Cetilar Villorba Corse. Il prototipo del team italiano, con al volante Giorgio Sernagiotto, sembra abbia subito lo scoppio della gomma anteriore destra, innescando la dinamica del crash contro le barriere, fortunatamente senza conseguenze per il pilota. Un impatto però che ha danneggiato in modo importante la vettura e non sarà facile per i meccanici ripararla per consentire al driver italiano, Roberto Lacorte e Felipe Nasr di tornare in pista per l’ultima sessione di qualifiche.

Detto questo il miglior crono è rimasto quello, nella categoria LMP1, della Toyota di Kazuki Nakajima (3’17″120). Dunque l’equipaggio, con il nipponico, lo svizzero Sebastien Buemi e lo spagnolo Fernando Alonso si è confermato in testa, a precedere di 107 millesimi la vettura gemella, la TS050 Hybrid #7, con il secondo tempo firmato dall’altro giapponese Kamui Kobayashi (+0″107).

Alle spalle delle velocissime Toyota, il prototipo del team SMP Racing di Matevos Isaakyan, Egor Orudzhev e Stéphane Sarrazin, distanziato di 2″213. A un passo dalla BR Engineering numero 17, ci sono le due Rebellion R13 con Bruno Senna, André Lotterer e Neel Jani, in quarta posizione, a precedere i compagni di squadra Thomas Laurent, Mathias Beche e Gustavo Menezes.

Nella categoria LMP2 sempre a comandare la Oreca 07-Gibson del team IDEC Sport grazie al miglior tempo firmato da Paul-Loup Chatin in 3’24″956. Dietro al team transalpino, la Oreca-Gibson #28 del TDS Racing di Loic Duval, François Perrodo e Matthieu Vaxiviere. Rimane in terza posizione la macchina gemella grazie al terzo tempo di categoria ottenuto ieri da Jean-Eric Vergne.

Nella classe GTE-Pro sempre la Porsche 911 RS ufficiale a fare la voce grossa. In vetta alla graduatoria troviamo l’equipaggio con Gimmi Bruni, Richard Lietz e Frederic Makowiecki (3’47″504). In seconda piazza l’altra 911 di Michael Christiansen, Kevin Estre e Laurens Vanthoor (3’49″097) mentre in terza piazza la Ford del Team Chip Ganassi con Stefan Mucke, Olivier Pla e Billy Johnson (3’49″181). Indietro il nostro Antonio Giovinazzi che, insieme a Toni Vilander e Luis Felipe Derani, è in 16esima posizione in questa categoria (3’50″957).

Non cambia la situazione anche in GTE-Am con la Porsche 911 RSR del team Dempsey Proton guidata dal nostro Matteo Cairoli a dominare la scena. In seconda posizione, l’altra Porsche di Campbell, Ried e Andlauer, staccata di 1″2. In terza piazza la Ferrari 488 del team Spirit of Race condotta da Thomas Flohr, mentre la Porsche del team Gulf Racing ha avuto un problema tecnico.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Jens Mommens / Shutterstock.com

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