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Basket, Finale Scudetto 2018: gara-5 è uno spettacolo! Milano batte una Trento mai doma: decide Goudelock!

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Spettacolare. Solo così si può definire gara-5 della Finale Scudetto andata in scena questa sera al Forum di Assago. L’Olimpia Milano vince 91-90 e venerdì avrà il primo match point sulla racchetta, da giocare però in trasferta. La partita è stata un susseguirsi di emozioni, una lotta all’ultimo colpo che alla fine ha visto prevalere l’EA7. A prendersi la copertina è Andrew Goudelock, anche stasera decisivo, ma in difesa: la giocata che sullo scadere ha consegnato il 3-2 nella serie a Milano è infatti una stoppata che l’americano ha rifilato a Dominique Sutton.

Fino a quel momento, però, gara-5, e il quarto periodo in particolare, era stato un assolo di Shavon Shields, autore di 27 punti, 17 dei quali negli ultimi 10′. Suo, però, è stato anche il fallo che ha consentito a Curtis Jerrells di realizzare i liberi del sorpasso. Poi, come detto, ci ha pensato Goudelock (16 punti) a far esplodere il Forum per un finale da film. Un finale pazzesco e degno della gara-manifesto della serie finale, la più bella ed emozionante delle cinque fin qui disputate. Ma ce ne sarà una sesta, già decisiva, venerdì alla BLM Group Arena di Trento.

Milano stasera ha dovuto rimboccarsi le maniche e sporcarsi le mani, adattandosi alla pallacanestro ruvida e spigolosa di Trento. Cinciarini e Goudelock hanno dato il primo vantaggio all’Olimpia (15-10), ma la Dolomiti si è messa in partita grazie alla sua solita energia, muovendo la difesa milanese e innescando i suoi dinamici lunghi. La differenza al termine di un primo quarto intenso e lottato, l’ha fatta l’ingresso di Dairis Bertans (8 punti), grazie al quale Milano è volata sul +9 (31-22).

Ci è voluto il ritorno in campo di Shields (fuori per due falli nel primo periodo) per ridare la spinta necessaria a Trento. Gli ospiti, scivolati anche in doppia cifra di svantaggio, si sono aggrappati al loro proverbiale cuore. L’intensità difensiva si è alzata, i contatti e le scintille non sono mancati, sulla scia di gara-4, con gli ospiti che hanno punito le palle perse milanesi con transizioni e contropiedi. L’arma in più, poi, è stato Sutton: sua è stata la tripla che sulla sirena dell’intervallo ha dato ai ragazzi di Buscaglia il vantaggio (48-50).

Il secondo tempo si è quindi aperto sulla scia del buzzer beater del giocatore trentino. Hogue (14 punti) e Sutton (15) hanno messo a ferro e fuoco l’area dell’Olimpia, che, come detto, ha dovuto abbandonare la mera esecuzione e tirare fuori gli artigli. Chi se non capitan Andrea Cinciarini (15 punti) poteva accendere la miccia e innescare non solo il Forum, ma soprattutto Mindaugas Kuzminskas (miglior marcatore con 19 punti come Arturas Gudaitis), presente in attacco ma soprattutto in difesa, mettendo quell’energia che finora gli era mancata. Stavolta il buzzer beater è stato di Vladimir Micov (71-66), innescando il tentativo di fuga dell’Olimpia nel quarto periodo (74-68).

Nel momento più difficile, così, ecco apparire Shields, che ha cominciato il suo show. Solo contro tutti, con l’uomo addosso, raddoppiato: non c’è stato verso di contenere l’americano che da solo si è caricato sulle spalle i compagni. Nel finale in volata è stato proprio lui a firmare la parità, poi la tripla del sorpasso, con 16″ sul cronometro (89-90). Suo però, come detto, anche il fallo che ha mandato in lunetta Jerrells per il definito 91-90. Trento, senza timeout, ha risalito il campo, Gutiérrez ha trovato Sutton in area e il resto è storia: il balzo di Goudelock, se la serie dovesse risolversi in favore dell’Olimpia, sarà l’immagine dello Scudetto. Ma questo lo sapremo venerdì sera, quando si tornerà in campo a Trento. Nonostante un finale così, guai a sottovalutare la Dolomiti.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Credit: Ciamillo

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