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Boxe, Europei femminili 2018: Irma Testa si arrende a Potkonen, out agli ottavi di finale. Arianna De Laurenti vola ai quarti

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Irma Testa conclude precocemente la propria avventura agli Europei 2018 di boxe femminile in corso di svolgimento alla Asics Arena di Sòfia (Bulgaria). La campana si è dovuta arrendere agli ottavi di finale della categoria 60kg contro la forte finlandese Mira Potkonen, una veterana integerrima di 37 anni che ha già vinto il bronzo alle Olimpiadi di Rio 2016 e ai Mondiali della stessa stagione in cui conquistò anche l’argento continentale sempre nella capitale bulgara. L’azzurra ha purtroppo subito l’incedere della scandinava per tutta la durata dell’incontro, non è quasi mai riuscita a controbattere ai colpi precisi dell’avversaria che ha sempre tenuto il centro del ring mettendo in mostra una superiorità tecnica schiacciante.

La nativa di Torre Annunziata, prima italiana capace di qualificarsi ai Giochi a cinque cerchi, è stata battuta con verdetto unanime (5-0) da una rivale assolutamente quotata ma che era già stata capace di sconfiggere due anni fa proprio nel torneo di qualificazione a Rio 2016. Un vero peccato per la 20enne che partiva tra le favorite per la conquista di una medaglia ma che non è riuscita a farsi largo nel tabellone dopo aver superato brillantemente il primo turno contro la turca Yildiz. Ora Irma Testa dovrà ritrovarsi e prepararsi al meglio per i Mondiali dove è attesa da un pronto riscatto.

Va meglio invece il debutto di Arianna Giulia De Laurenti che surclassa la spagnola Garcia (5-0) e si qualifica ai quarti di finale della categoria 54kg dove affronterà la bielorussa Yuliya Apanasovich, atleta capace di conquistare la medaglia di bronzo agli Europei 2016. Sarà una sfida molto dura per l’azzurra che cercherà di superare l’ultimo scoglio per assicurarsi un posto sul podio.

 





(foto FPI)

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6 Commenti

1 Commento

  1. ale sandro

    8 Giugno 2018 at 10:30

    Cavolo, non si è arrivati nemmeno a metà del viaggio verso i prossimi Giochi, e già partono i de profundis e le previsioni negative per Tokyo.
    Mi sembra si vada ad esagerazioni, compresa anche la boxe che è sicuramente in difficoltà , ma sarebbe il caso di vedere almeno il prosieguo del quadriennio per rendersi conto delle potenzialità di tutte le ragazze e non solo loro, Testa compresa.
    Su di lei si è proprio esagerato parlando addirittura di potenziale oro olimpico a Rio, un po’ di obbiettività ci vuole da alcuni addetti ai lavori e tifoseria varia. Non ha nemmeno 21 anni e come dico molte volte contano i risultati da senior , non quello che ha fatto da junior. E non è che stia perdendo sempre da mezze tacche, anzi.

    Per gli altri sport mi sembra ci siano situazioni da verificare,certe non facili, ma è in ogni caso troppo presto per dare la sentenza definitiva, visto che molti atleti non sono ancora arrivati nel momento migliore della loro carriera anche per questioni anagrafiche, e su più fronti le cose stanno andando bene a mio avviso. E soprattutto questa storia che vanno considerati potenziali medagliati e vincitori solo atleti che “dominano” la loro specialità, deve anche finire. Non è che tutti devono avere il ritmo vittorie di Vezzali e Phelps per ambire al podio o anche all’oro olimpico.
    Inoltre la novità karate per l’Italia può essere fonte di medaglie in più.

    Poi voglio dire due parole sul canottaggio, che ogni volta viene fatto passare per una specie di salvatore della patria obbligatorio.
    In tutta la sua storia olimpica sono forse più le volte in cui l’Italia non ha vinto ori rispetto a quelle in cui si è vinto un titolo. Raramente è capitato di vincere più di un’oro, o forse quasi mai, oltre ai 2 ori di Seul nel canottaggio recente non ricordo altre situazioni del genere. La differenza ai mondiali dove l’Italia è storicamente con la Germania ai vertici, è stata fatta soprattutto con le barche non olimpiche.
    E non fa eccezione il nuovo millennio e l’ultimo quadriennio, dove ai mondiali in gare olimpiche a volte si è vinto un’oro e qualche altra medaglia, ma non tanto da far pensare chissà cosa.
    La bravura dei nostri canottieri è sempre stata la continuità ad alti livelli che ha permesso loro di centrare il podio nelle occasioni più importanti , anche fosse solo una volta, come alle olimpiadi di Pechino e Londra. E questo per me è già importante e mai scontato, fermo restando che non è detto che in Giappone non possano tornare a vincere un’oro, cosa che non accade da Sydney.

  2. Graziano

    8 Giugno 2018 at 08:20

    La situazione è molto complessa, rispetto a Rio il ritiro di Campriani pesa molto, i segnali dal tiro a segno non sono molto confortanti al di là delle prove di De Nicolo. Nel canottaggio siamo sempre andati bene nell’anno postolimpico, ma poi i risultati sono sempre stati ridimensionati. Relativamente alla boxe e soprattutto alla Testa, forse ci si era troppo esaltati per i suoi risultati giovanili con l’effetto di caricarla eccessivamente, dall’eliminazione a Rio non sembra essersi più ripresa. Per un giudizio più complessivo servirebbe però avere un quadro sulle speranze di medaglia come quello pubblicato l’8 maggio per la sua prima parte. Federico, quando pubblicate la seconda?

  3. MarcoB

    7 Giugno 2018 at 20:01

    Non credo che si possa dire che l’italia fará peggio di Rio a Tokyo visto che nuovi sport si sono ripresi come ciclismo su pista canoa velocitá vela equitazione lotta e taekwondo ed altri continuano a fornire importanti medaglie all’ Italia (scherma tiro a volo canottaggio). La stessa boxe al femminile é competitiva in due categorie su cinque con la Testa e la Mesiano, non male.

  4. lorenzo95

    7 Giugno 2018 at 15:45

    è triste constatare come nella boxe, sport di grande tradizione per noi, ormai a livello internazionale siamo poca roba.
    Per tokyo la situazione è tragica.
    Occhio anche alla scherma, altro sport di tradizione, ma che oggi non ci vede favoriti in nessuna gara.

    • Federico Militello

      7 Giugno 2018 at 16:51

      Per come si stanno mettendo le cose, a Tokyo faremo peggio che a Rio in generale.

      • lorenzo95

        8 Giugno 2018 at 01:16

        Addirittura Federico? Io non sono così pessimista in generale.
        Nel medagliere degli sport olimpici del 2017 eravamo in ottima posizione( se non sbaglio settimi con un buon bottino).
        Non mi sembra che la situazione sia peggiorata cosi tanto nel giro di pochi mesi.
        Sicuramente dovremo fare a meno delle due medaglie d’oro di Campriani, però nel nuoto per esempio credo proprio che conquisteremo più medaglie. A rio, la scherma fu sufficiente ( “solo” 4 medaglie, di cui una sola d’oro) ed a Tokyo, dove non ci sarà più questa inutile rotazione delle prove a squadre, potremmo ottene almeno lo stesso numero di medaglie. Nelle prove individuali non partiamo favoriti, anche se Errigo, Volpi, Pizzo, Garozzo,Foconi hanno le loro chance( sinceramente senza medaglia per questi atleti, si parlerebbe di delusione); nelle prove a squadre, i due fioretti e le due sciabole sono tranquillamente da podio e possono ambire anche all’oro( fioretto femminile e sciabola femminile).
        Ciclismo su pista, con il ritorno anche di Elia Viviani, saremo più competitivi rispetto a Rio.
        Mondiali di canottaggio sono stati un successone lo scorso anno. Tiro a volo siamo sempre iper competitivi. Judo e lotta abbiamo alcune carte da medaglia. Ginnastica ritmica abbiamo avuto una stagione trionfale. Un paio di piccole speranze dall’atletica.
        Sport di squadra apparteniamo sempre all’elite nel volley maschile e nella pallanuoto.
        Sicuramente mi sono dimenticato di altri sport per cui non mi sento di essere molto negativo, sicuramente aspettiamo i mondiali di scherma che ci daranno ulteriori segnali sull’anno altalenante vissuto dagli azzurri.

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