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Boxe, Europei femminili 2018: Italia da tre medaglie, tra delusioni e sorprese. Testa e Mesiano ko, Severin Campionessa, esplode Canfora

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Tre medaglie, alcune delusioni e qualche piacevole sorpresa. Questo è il bottino dell’Italia agli Europei 2018 di boxe femminile conclusi ieri alla Asics Arena di Sòfia (Bulgaria). La rassegna continentale era iniziata con le pesanti eliminazione di Irma Testa e Alessia Mesiano, le nostre due atlete di punta, che si sono dovute arrendere negli ottavi di finale delle rispettive categorie. Due sconfitte inattese per quelle che dovrebbero essere le ragazze immagine del pugilato azzurro, ma che purtroppo non sono riuscite a esprimersi nel migliore dei modi.

La campana, prima italiana capace di qualificarsi alle Olimpiadi (nella categoria 60kg), ha prestato il fianco alla finlandese Poktonen, una veterana inossidabile e bronzo a Rio 2016 ma che la nativa di Torre Annunziata aveva già sconfitto proprio durante il torneo di qualificazione ai Giochi. La sensazione è che la 20enne abbia avuto una flessione sotto il profilo tecnico e fisico e che debba ritrovare convinzione nei propri mezzi anche perché stiamo parlando comunque di un talento di grande caratura. Alessia Mesiano, Campionessa del Mondo dei 57kg, invece, non è riuscita a recuperare al meglio da alcuni problemi fisici e non è mai stata in grado di tenere testa all’irlandese Walsh, un avversario che poteva comunque essere alla portata dell’iridata. Si puntava anche su Valentina Alberti, che però poco ha potuto contro l’ucraina Bova nei quarti di finale dei 64kg.

Ecco allora che è spuntata fuori la grande sorpresa Assunta Canfora, bronzo nei 69kg. La 26enne napoletana è esplosa definitivamente durante questi Europei e ha fatto capire di essere un ottimo prospetto futuro, magari proprio in ottica Olimpiadi di Tokyo 2020 visto che la sua categoria è inserita nel programma a cinque cerchi. Impressionanti i colpi violenti con cui ha letteralmente demolito un colosso come l’inglese Ryan (già sul podio a Mondiali ed Europei, ma in altra categoria di peso) prima di arrendersi in semifinale alla finlandese Gustafsson, bronzo iridato. Amaro in bocca per Arianna Delaurenti, letteralmente defraudata in semifinale: ha dominato il match contro la francese Mancini ma ha purtroppo perso per split decision in maniera ingiusta. Si tratta di un ottimo prospetto tra i 54kg, la medaglia di bronzo è una base di partenza importante.

La ciliegina sulla torta è stata messa da Flavia Severin, Campionessa d’Europa tra i pesi massimi: la 31enne trevigiana, con un passato nel rugby, ha letteralmente surclassato Shevchenko, Demir (bronzo mondiale) e Tkacheva, imponendosi con estrema autorevolezza. Un vero peccato che i +81kg non siano categoria olimpica (e in tabellone agli Europei c’erano soltanto sei ragazze). Era lecito aspettarsi qualcosa in più da Stephanie Silva (48kg) dopo il bronzo di due anni fa, ma la laziale si è arenata ai quarti di finale contro la russa Paltceva, niente da fare nemmeno per Roberta Mostardi agli ottavi di finale contro la rumena Nechita.

 





(foto FPI)

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