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Boxe, Giochi del Mediterraneo 2018: le speranze di medaglia dell’Italia. Cappai, Vianello e Manfredonia guidano una motivata spedizione

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40 ori, 25 argenti, 44 bronzi: a tanto ammonta il bottino dell’Italia della boxe ai Giochi del Mediterraneo. A Tarragona, dal 25 al 30 giugno, saranno nove i pugili azzurri che cercheranno di rimpinguare questo che è il maggior numero di medaglie di un Paese nella manifestazione. Andiamo a scoprire un po’ meglio le loro reali possibilità:

Manuel Cappai, -49 kg

Cappai, che in carriera un paio di Olimpiadi le ha disputate, punta a fare meglio dei quarti di finale raggiunti tanto agli Europei quanto ai Mondiali nel 2017. In questa fattispecie, il “meglio” vuol dire “medaglie”, al fine di bissare il bronzo di Mersin 2013, o magari trasformarlo in qualcosa di più.

Raffaele Di Serio, -56 kg

Per il ventunenne casertano questi Giochi del Mediterraneo dovrebbero essere non tanto improntati alla ricerca della medaglia quanto all’accumulazione di esperienza a livello internazionale. L’anno scorso, agli Europei, è uscito agli ottavi; quest’anno ha disputato gli Europei Under 22, arrivando fino ai piedi dei quarti di finale.

Francesco Iozia, -60 kg

Sempre di Europei Under 22 parlando, qui siamo di fronte a uno che il bronzo se l’è portato a casa ed è già stato, a vent’anni, presente a due Europei assoluti. Se possa diventare una sorpresa non è chiaro, ma certo è che a Tarragona non ci va per stare a guardare.

Francesco Magrì, -69 kg

Il ventenne di Taranto arriva a quest’esperienza mediterranea con un cartellino da 70 vittorie, 8 pareggi e 15 sconfitte e una curiosa esperienza alle spalle, dal momento che ha fatto da sparring partner a un certo numero di pugili cubani di un certo livello (leggere alle voci Sotolongo, oro a Londra 2012 e Lopez Cardona, oro a Rio 2016). Resta da capire quanto può spingersi avanti. Di recente ha battuto il vice-campione mondiale junior Paddy Donovan.

Salvatore Cavallaro, -75 kg

Arriviamo a una delle punte della spedizione italiana. Cavallaro, quasi 23 anni, di Catania, ha partecipato a cinque Europei assoluti, cogliendo la medaglia di bronzo nell’ultima edizione. Per lui, l’asticella si alza verso l’alto.

Valentino Manfredonia, -81 kg

L’anno dopo. Potrebbe chiamarsi così questo nuovo capitolo della vicenda sportiva di Manfredonia, dopo che quella umana gli ha riservato il terribile destino di padre sopravvissuto al figlio. Dopo l’esperienza di Rio 2016, per il pugile cresciuto nel quartiere Pianura di Napoli c’è l’occasione di riprendersi delle gioie sportive, cui in questa competizione può legittimamente ambire.

Aziz Abbes Mouhiidine, -91 kg

Si parla di una delle maggiori novità del panorama pugilistico al di qua delle Alpi. Ai recenti Europei Under 22 è stato l’unico della spedizione maschile a vincere la medaglia d’oro; nessuno sa realmente cosa possa fare in questa sua parabola mediterranea, anche se il sospetto è che qualche sorpresa possa regalarla.

Guido Vianello, +91 kg

La rassegna degli azzurri si chiude con Guido Vianello, che tra una partecipazione olimpica e i suoi impegni con i Thunder risponde presente anche per Tarragona, dov’è chiamato a invertire la rotta presa dal suo ruolino di marcia nelle WSB. Le sue ambizioni, mettiamola così, non sono di semplice partecipazione.





Foto: FPI

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