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Calcio
Calcio, Mondiali 2018: l’Argentina può ancora farcela. Serve però la reazione d’orgoglio di Messi e compagni
Molti l’avevano data per spacciata ma l’Argentina, dopo il ko contro la Croazia, può ancora farcela a qualificarsi per gli ottavi di finale dei Mondiali 2018 in Russia. La situazione del gruppo D, infatti, vede in vetta la formazione croata a quota 6 punti e l’Albiceleste ultima con un solo punto. Tuttavia, il ko dell’Islanda, 2-0 contro la Nigeria, ha aperto degli scenari inattesi per la formazione sudamericana.
Detto che la squadra di Dalic è già agli ottavi (2 vittorie, 5 gol fatti e 5 subiti), Leo Messi e compagni possono ancora puntare al passaggio di turno, battendo l’Islanda ed augurandosi che quest’ultima non vinca contro i croati nell’ultimo match.
Se, invece, le due compagini, attualmente ad un punto, dovessero vincere entrambe, entrerà in gioco un discorso di differenza reti che, in questo momento, è ad appannaggio degli islandesi (-2 contro -3). Qualora, inoltre, vi fosse ancora parità bisognerà tener conto dei gol segnati. Di seguito le restanti combinazioni:
- se l’Argentina pareggia e l’Islanda vince: Argentina eliminata, Islanda agli ottavi con la Croazia.
- se l’Argentina pareggia e l’Islanda perde o pareggia: Nigeria agli ottavi con la Croazia.
- se l’Argentina perde e l’Islanda vince: Nigeria agli ottavi con la Croazia.
- se l’Argentina perde e l’Islanda perde o pareggia: Nigeria agli ottavi con la Croazia
Ovviamente, tutti questi discorsi dipendono dall’atteggiamento che Messi e il resto della squadra avranno. La scollatura nel gruppo è evidente e prepararsi all’ultimo match contro una Nigeria in salute non sarà semplice. L’Argentina, al momento, ha palesato disordine tattico e scarsa amalgama. Le iniziative viste nei due incontri disputati erano frutto di giocate personali piuttosto che di una manovra preparata. In questo senso, dietro al banco degli imputati c’è il ct Sampaoli non in grado, fino a questo momento, di dare un’identità alla propria selezione e, forse, in rottura con parte dello spogliatoio.
Pertanto, il match del 26 giugno offre ancora delle possibilità a finalisti del 2014 ma le condizioni partenza non sono delle migliori.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: Marco Iacobucci EPP / Shutterstock.com