Calcio

Calcio, Mondiali Russia 2018: il Portogallo ai raggi X. Cristiano Ronaldo, ma non solo, per i campioni europei in carica

Pubblicato

il

Il Portogallo si prepara per Russia 2018 ricordando a tutti che non sono è Cristiano Ronaldo. I lusitani, infatti, sono i campioni d’Europa in carica e vogliono puntare in alto anche a livello mondiale. Più facile a dirsi che a farsi, ma quando hai nelle tue fila uno come CR7 non ci sono limiti che possano essere posti. La Seleçao das Quiñas non si discosta particolarmente da quella che sbancò Euro 2016, ma inserisce alcuni elementi di sicuro avvenire come Gonçalo Guedes del PSG (ma quest’anno in prestito al Valencia) e darà maggiore spazio a talenti come Bernando Silva del Manchester City o Josè Fonte del Dalian Yifang.

Tutto, ovviamente, ruota attorno a Cristiano Ronaldo. Il portoghese vuole dimostrare per l’ennesima volta di essere il più forte ed il migliore di sempre e parte per la Russia in missione. Dopo aver vinto ancora una volta la Champions League con il suo Real Madrid, il nativo di Funchal dopo aver vinto il titolo europeo (anche se si infortunò dopo pochi minuti dal via della finale contro la Francia) vuole il sigillo mondiale con la sua nazionale e giocherà ai suoi massimi livelli. Starà ai suoi compagni salire di livello e dargli una mano, per farsi portare dal loro capitano e leader verso la gloria.

Lo schema del Portogallo non inventa niente di nuovo ed è un 4-4-2 rigoroso che, tuttavia, può mutare senza problemi anche verso il 4-3-3. Tra i pali Rui Patricio dello Sporting Lisbona, mentre davanti a lui la linea difensiva dovrebbe vedere Pepe e Josè Fonte centrali, con Guerreiro terzino sinistro e Cèdric Soaser a destra (dove non sono stati convocati nè Joao Cancelo dell’Inter nè Nelson Semedo del Barcellona). In panchina l’esperienza dell’ex Cagliari Bruno Alves, e il piede sinistro di Mario Rui del Napoli.

In mezzo al campo Joao Moutinho e Willliam Carvalho davanti alla difesa, con Bernando Silva e Joao Mario a correre sulle fasce. Davanti, ovviamente, Cristiano Ronaldo più un compagno che ruoterà in base al match. Qualche speranza l’avrà il milanista Andrè Silva, ma anche Gonçalo Guedes o Ricardo Quaresma. In base alle necessità, poi la formazione potrà passare al 4-3-3 come visto a Francia 2016 con l’avanzamento di Bernardo Silva a sostegno delle punte.

LISTA DEI CONVOCATI DEL PORTOGALLO:

Portieri: Rui Patrício (Sporting), Beto (Göztepe), A.Lopes (Lione).

Difensori: Bruno Alves (Rangers), Pepe (Besiktas), José Fonte (Dalian Yifang), Cédric Soares (England Southampton), R.Guerreiro (Borussia Dortmund), R.Pereira (Porto), Mário Rui (Napoli), Rúben Dias (Benfica)

Centrocampisti: João Moutinho (Monaco), William Carvalho (Sporting), João Mário (West Ham United/Inter), Bernardo Silva (Manchester City), Adrien Silva (Leicester City), Manuel Fernandes (Lokomotiv Mosca), Bruno Fernandes (Sporting)

Attaccanti: Cristiano Ronaldo (Real Madrid), Quaresma (Besiktas), André Silva (Milan), Gelson Martins (Sporting), Guedes (Valencia)

 

STELLA: In questo caso davvero troppo facile. Cristiano Ronaldo. Basta il suo nome per rendere qualsiasi squadra pericolosa e, a 33 anni, sà che potrebbe essere il suo ultimo Mondiale, dato che in Qatar avrà 37 anni ma, come è ben noto, mai scommettere contro il fuoriclasse di Funchal. I suoi numeri sono impressionanti, anche con la nazionale. 149 partite disputate e 81 reti messe a segno, incastonate in una carriera che, nel suo complesso, parla di 573 gol in 761 partite. Il giocatore più famoso del mondo non ha certo bisogno di presentazioni, per lui parlano trofei e numeri. Anche questa stagione l’ha conclusa con 44 gol segnati in 44 match disputati, mentre con il Real Madrid procede, in assoluto, con 438 reti in 450 apparizioni. Nel palmarès vanta 5 Champions League, 4 Mondiali per club, 2 Supercoppe europee, 5 campionati (tre con lo United e due con il Real) più Euro2016. Cifre spaventose alle quali manca solamente una cosa: il Mondiale.

OBIETTIVO: Il Portogallo non vanta una storia scintillante ai Mondiali. Nelle prime 12 edizioni (tra il 1930 e il 1982) ha partecipato in una sola occasione, nel 1966, quando centrò un terzo posto spettacolare in Inghilterra ai tempi di Eusebio. Nel 1986 in Messico chiuse la sua esperienza nel primo turno, prima di altre tre edizioni passate da spettatrice. Dal 2002 i lusitani sono tornati in pianta stabile con un quarto posto nel 2006, mentre a Brasile 2014 ha chiuso con una bruciante eliminazione nel girone dopo una notevole scoppola subìta dalla Germania per colpa di un cartellino rosso in apertura di Pepe. Stavolta, quindi, il Portogallo non vuole sbagliare, ed il girone B è assolutamente alla sua portata. Oltre alla Spagna, favorita del raggruppamento, sono presenti Marocco e Iran, non certo nazionali temibili. Agli ottavi di finale incrocerà il gruppo A di Russia ed Uruguay, per cui i quarti di finale sono alla portata. Da quel punto in avanti tutto dipenderà dalla solidità della squadra e da Cristiano Ronaldo. Arrivare nelle prime quattro non è impossibile, ma non sarà nemmeno una passeggiata di salute.

 

CLICCA QUI PER LEGGERE TUTTE LE NOTIZIE SUL CALCIO





alessandro.passanti@oasport.it

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: Cristiano Ronaldo kivnl / Shutterstock.com

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version