Calcio
Calcio, Mondiali Russia 2018: la Croazia ai raggi X. Talento e forza fisica per fare faville, Modric e Mandzukic le stelle
Classe da vendere e una buona dose di cattiveria agonistica. Non manca nulla alla Croazia per compiere il definitivo salto di qualità, ma nei momenti chiave arriva il classico intoppo che fa saltare tutti i piani. La compagine allenata dal ct Zlatko Dalic dispone di tutte le carte in regola per sfondare ai Mondiali 2018 in Russia e rappresenta la classica variabile impazzita, l’avversario che nessuno gradirebbe incontrare. La Croazia, infatti, pullula di talento, soprattutto a centrocampo, dove brillano le stelle di Modric e Rakitic, che tante battaglie hanno combattuto nella Liga e in Champions League con le maglie di Real Madrid e Barcellona e che vantano una quantità abnorme di trofei in bacheca.
Tra i pali ci sarà Subasic, solido portiere del Monaco, che alterna prestazioni sublimi e clamorose topiche, mentre in difesa i punti di forza sono rappresentati dai due terzini Vrsalijko e Strinic, con l’esperto Lovren, reduce dalla finale di Champions col Liverpool, e il granitico Vida al centro della retroguardia. L’attacco, infine, si avvale dell’esperienza e dell’agonismo dello juventino Mandzukic, che sarà ispirato dagli interisti Perisic e Brozovic. Ma anche Badelj, Kovacic e Kalinic sanno di potersi giocare sempre una maglia da titolare. La Croazia è inclusa nel gruppo D con Argentina, Nigeria e Islanda, avversari ostici ma tutto sommato alla portata di un gruppo che, Albiceleste a parte, è consapevole di disporre di talento superiore alle altre rivali. La qualificazione ai Mondiali 2018 è arrivata grazie al secondo posto, proprio alle spalle dell’Islanda, in un girone estremamente temibile, che includeva anche Ucraina, Finlandia, Turchia e Kosovo. Lo spareggio dominato contro la Grecia ha consegnato il pass ai croati, che ora non hanno alcuna intenzione di smettere di sognare.
ROSA
Portieri: Subasic (Monaco), Kalinic (Gent), Livakovic (Dinamo)
Difensori: Corluka (Lokomotiv Mosca), Vida (Besiktas), Strinic (Milan), Lovren (Liverpool), Vrsaljko (Atletico Madrid), Pivaric (Dinamo Kiev), Jedvaj (Bayer Leverkusen), Caleta-Car (Salisburgo)
Centrocampisti: Modric (Real Madrid), Rakitic (Barcellona), Kovacic (Real Madrid), Badelj (Fiorentina), Brozovic (Inter), Bradaric (Rijeka)
Attaccanti: Mandzukic (Juventus), Perisic (Inter), Kalinic (Milan), Kramaric (Hoffenheim), Pjaca (Juventus), Rebic (Eintracht Francoforte)
LA STELLA: Luka Modric. Il 32enne regista è il metronomo del centrocampo del Real Madrid e dai suoi piedi nascono quasi tutte le manovre offensive dei Blancos. Di stazza minuta ma con grinta da vendere, Modric è anche un ottimo interditore in mediana, ma la sua dota principale consiste nella tecnica, abbinata ad una velocità di pensiero che non ha eguali oggi nel mondo. Quando sfiora il pallone, lo accarezza mettendo i compagni costantemente nelle condizioni di andare a rete. E le quattro Champions League vinte da protagonista negli ultimi cinque anni col Real evidenziano in maniera chiara la sua rilevanza nel gioco della squadra più forte del decennio, un’importanza che la stella croata intende trasferire in maniera marcata anche nella sua Nazionale.
L’OBIETTIVO: le semifinali. Il ricordo di Francia ’98, quando la Croazia al suo esordio ai Mondiali si piazzò al terzo posto, è ancora vivo nella mente e nel cuore dei tifosi e dei giocatori, che sperano di ripercorrere quelle gesta e di non ritrovarsi nuovamente ad incantare il mondo, uscendo poi poco dopo in modo ingenuo. Il girone con Argentina, Nigeria e Islanda presenta insidie non da poco, ma passare il turno vuol dire anche mettersi nella condizione di dar fastidio a chiunque. E con tutto quel talento, l’ipotesi di andare molto avanti nel torneo, anche tra le migliori quattro, è tutt’altro che campata in aria.
mauro.deriso@oasport.it
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Foto: Alexander Ishchenko / Shutterstock.com