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Calcio
Calcio, Mondiali Russia 2018: la Spagna ai raggi X. Qualità e talento per puntare alla vittoria, Andres Iniesta la stella di un gruppo di fenomeni
Riscattare i Mondiali 2014 e scrivere una nuova pagina di storia dopo il quadriennio epico con due trionfi agli Europei e la vittoria della Coppa del Mondo nel 2010. La Spagna approda in Russia con la consapevolezza di disporre di un gruppo di talento, qualità ed esperienza, ma anche con il fardello di dover necessariamente cambiare pagina dopo due delusioni consecutive nelle grandi competizioni. I veterani della vecchia guardia, tuttavia, continuano a rappresentare la colonna portante di un organico che dispone intanto di diversi giovani elementi che già fanno la differenza nei grandi club. E non è un caso che la Spagna nel girone di qualificazione ai Mondiali 2018 abbia letteralmente spazzato via le avversarie, totalizzando 28 punti con 9 vittorie e un solo pareggio per 1-1 sul campo dell’Italia. Un percorso quasi netto, che ha visto soccombere, sotto i colpi delle Furie Rosse, Lichtenstein, Albania, Macedonia, Israele e, infine, anche l’Italia, annichilita al Santiago Bernabeu con un perentorio 3-0, recante la firma di uno strepitoso Isco, autore di una doppietta, e di Morata.
Il ct Julen Lopetegui si affiderà ad uno dei migliori portieri in circolazione, David de Gea, in forza al Manchester United, un gatto tra i pali e nelle uscite, mentre la coppia centrale difensiva sarà composta dai sempreverdi Sergio Ramos e Piquè, tra i reduci del ciclo memorabile della Spagna. Carvajal tenterà il recupero in extremis dopo l’infortunio rimediato nella finale di Champions League, mentre sul versante opposto il titolare dovrebbe essere Jordi Alba. Il centrocampo, invece, è davvero da paura e abbonda di classe e talento. Busquets sarà il faro davanti alla difesa, mentre Iniesta si accinge a compiere il canto del cigno in Nazionale e David Silva dovrebbe giocarsi il posto con Thiago Alcantara, Koke e Saul. L’attacco, infine, sarà affidato al senso del gol e alla fisicità di Diego Costa, ai cui lati dovrebbero agire Isco e Asensio, stelle del Real Madrid, mentre fa rumore la rinuncia a Morata, Suso e Callejon, rimasti fuori a beneficio di Iago Aspas e Rodrigo, che possono agire sia da falsi nueve sia da esterni offensivi. La Spagna fa parte del gruppo B con Portogallo, Marocco e Iran e sulla carta non dovrebbe avere problemi a passare il turno.
ROSA
PORTIERI: David De Gea (Manchester United), Pepe Reina (Napoli), Kepa Arrizabalaga (Athletic Bilbao)
DIFENSORI: Dani Carvajal (Real Madrid), Alvaro Odriozola (Real Sociedad), Gerard Piquè (Barcellona), Sergio Ramos (Real Madrid), Nacho (Real Madrid), Cesar Azpilicueta (Chelsea), Jordi Alba (Barcellona), Nacho Monreal (Arsenal)
CENTROCAMPISTI: Sergio Busquets (Barcellona), Saul Niguez (Atletico Madrid), Koke (Atletico Madrid), Thiago Alcantara (Bayern Monaco), Andres Iniesta (capitano, Barcellona), David Silva (Manchester City), Isco (Real Madrid), Marco Asensio (Real Madrid)
ATTACCANTI: Lucas Vazquez (Real Madrid), Iago Aspas (Celta Vigo), Rodrigo Moreno (Valencia), Diego Costa (Atletico Madrid)
ALLENATORE: Julen Lopetegui
STELLA: Andres Iniesta. Inutile girarci intorno. Il talento dei compagni è elevatissimo, l’età del fuoriclasse del Barcellona, in procinto di essere ricoperto d’oro in Cina, avanza inesorabilmente. Ma la sua classe cristallina è indiscutibile e non ha eguali nel mondo. Uno dei simboli di una generazione che ha segnato un’epoca d’oro del calcio mondiale. Fantasista, regista, mediano. In tutti i ruoli ha sempre dato il meglio di sé, contribuendo ai trionfi del Barcellona: 9 trionfi nella Liga, 4 Champions League, 3 Supercoppe UEFA, 3 Campionati Mondiali per Club. E poi due vittorie con la Spagna agli Europei e quel gol che ha spedito in orbita la Spagna ai supplementari contro l’Olanda, regalando alle Furie Rosse il titolo di Campioni del Mondo nel 2010. Un fuoriclasse da clonare.
OBIETTIVO: la Spagna punta senza mezzi termini a vincere i Mondiali. Sorteggiata nel gruppo B, se la vedrà con i cugini del Portogallo, campioni d’Europa in carica, ma non dovrebbe avere problemi a passare il turno con Iran e Marocco nel girone. Le partite ad eliminazione diretta rappresentano una lotteria, ma l’incrocio con il gruppo A, in cui soltanto l’Uruguay potrebbe costituire un’insidia, appare favorevole. E l’esperienza e la classe non mancano per puntare davvero molto in alto.
mauro.deriso@oasport.it
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Foto: Marco Iacobucci EPP / Shutterstock.com