Calcio
Calcio, Mondiali Russia 2018: l’Islanda ai raggi X. Altro che Cenerentola!
Non chiamatala più Cenerentola. Perché dopo aver stupito l’Europa qualificandosi alla rassegna continentale di due anni fa, l’Islanda stavolta ha fatto le cose in grande, qualificandosi per la prima volta nella sua storia per il Mondiale. Ma non si tratta di una qualificazione casUale, bensì studiata e pianificata, tramite investimenti su strutture (specie indoor per giocare durante il rigido inverno islandese), allenatori (formati principalmente all’estero) e settore giovanile. Con il risultato che la nazionale islandese, che nel 2012 si trovava al 131° posto del ranking FIFA, è oggi una realtà del calcio mondiale, al 22° posto, primo paese con meno di un milione di abitanti a partecipare alla Coppa del Mondo. Un dato che la dice lunga sulla portata di quanto fatto dalla Nazionale di Heimir Hallgrimson, che ha avuto un cammino di qualificazione brillante, vincendo un girone in cui erano presenti squadre come la Croazia, la Turchia (battuta sia all’andata che al ritorno) e l’Ucraina. La vittoria finale con il Kosovo è già storia: anche in Russia vedremo il ‘geyser sound’.
Rosa: la forza dell’Islanda è proprio il gruppo. Giocatori esperti, che si sono fatti conoscere e rispettare in giro per il mondo e nei principali campionati europei. Un collettivo che ha saputo farsi strada per la sua solidità e per l’entusiasmo capace di generare. La difesa è solida, affidata ai due centrali Ragnar Sigurdsson e Kári Árnason ma la vera forza è il centrocampo, dove spicca Gylfi Sigurdsson e dove non mancano vecchie e attuali conoscenze del calcio italiano, come Emil Hallfredsson dell’Udinese e Birkir Bjarnason, ex Sampdoria e Pescara e oggi all’Aston Villa.
Portieri: Halldorsson (Randers), Runarsson (Nordsjaelland), Schram (Roskilde);
Difensori: Saevarsson (Valur), R. Sigurdsson (Rostov), Árnason (Aberdeen), Skulason (Lokeren), Ingason (Rostov), Magnusson (Bristol City), Eyjolfsson (Levski Sofia), Fridjonsson (Valerenga);
Centrocampisti: Gunnarsson (Cardiff City), Bjarnason (Aston Villa), J.Gudmundsson (Burnley), Hallfredsson (Udinese), G. Sigurdsson (Everton), Gislason (Sandhausen), Skúlason (Karabükspor), Traustason (Malmö);
Attaccanti: Finnbogason (Augsburg), Bödvarsson (Reading), Sigurdarson (Rostov), Gudmundsson (PSV).
Stella: difficile per una squadra come l’Islanda identificare un giocatore che spicca sugli altri. Uno di questi, però, è senza dubbio Gylfi Sigurdsson, centrocampista dell’Everton. Ribattezzato ‘Iceman’ è un centrocampista offensivo, dotato di ottimi inserimenti e specialista dei calci piazzati.
Obiettivo: agli Europei in molti sottovalutarono il cuore degli islandesi, poi unanimemente considerati la sorpresa della rassegna continentale. L’Islanda fu capace di superare la prima fase e spingersi fino ai quarti di finale, eliminando nel turno precedente l’Inghilterra. Ripetersi ai Mondiali sarebbe l’apoteosi ma sarà a dir poco complicato, perché la Nazionale del Nord Europa è inserita nel girone con Argentina, Croazia (già affrontata e battuta nelle qualificazioni) e Nigeria, il raggruppamento più equilibrato del torneo. Guai, però, a sottovalutare la (ex) Cenerentola.
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Foto: katatonia82 / Shutterstock.com