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Canoa
Canoa velocità, Europei 2018: Carlo Tacchini e i fratelli Craciun deludono sui 500 metri. Tutti i risultati delle finali
Si è conclusa la sessione mattutina dell’ultima giornata di gare degli Europei 2018 di canoa velocità, in corso di svolgimento a Belgrado (Serbia). Si sono assegnati i titoli sulla distanza dei 500 metri, dove l’Italia resta però a bocca asciutta. Andiamo quindi a scoprire tutti i risultati e i vincitori delle medaglie.
Delusione nel C1 per Carlo Tacchini, che chiude la finale all’ultimo posto. Il 23enne verbanese, dopo aver conquistato uno straordinario bronzo nei 1000 metri, non è riuscito a essere altrettanto brillante su questa distanza, dove arrivava tra i favoriti, visto l’argento ai Mondiali dello scorso anno. Tacchini non ha però mai trovato il ritmo giusto nella gara odierna, partendo male e trovandosi subito nelle retrovie a metà percorso. L’azzurro non è riuscito a rimontare nella seconda parte e chiude così in nona posizione con un ritardo di 4.214 dalla testa. Si conferma invece imbattibile il ceco Martin Fuksa che conquista addirittura il sesto titolo consecutivo con il tempo di 1:47.404. Medaglia d’argento per il tedesco Sebastian Brendel a 255 millesimi, bronzo invece per il moldavo Oleg Tarnovskyi a 1.050.
Nulla da fare anche nel C2 per Sergiu e Nicolae Craciun, che chiudono al nono ed ultimo posto. La coppia azzurra, che era riuscita a conquistare il bronzo iridato su questa distanza a Racice non è riuscita a rispettare il pronostico e non è stata mai in lotta per le medaglie. Una prova incolore per i fratelli Craciun che accusano un ritardo di 3.280 dalla testa, molto staccati da tutti gli altri finalisti. Medaglia d’oro per i rumeni Leonid Carp e Victor Mihalachi in 1:38.165, che battono i campioni uscenti della Russia, con Pavel Petrov e Mikhail Pavlov che si devono accontentare dell’argento a 78 centesimi, bronzo invece per gli ucraini Dmytro Ianchuk e Taras Mishchuk a 82.
Nel K1 maschile il ceco Josef Dostal, campione iridato in carica, si impone con il tempo di 1:36.398 battendo per 935 millesimi l’ucraino Oleh Kukharyk e per 955 il portoghese Fernando Pimenta. L’azzurro Tommaso Freschi vince la finale B con il tempo di 1:39.493 davanti al tedesco Saeid Fazloula e al serbo Bojan Zdelar. Al femminile vittoria dell’ungherese Danuta Kozak, oro olimpico a Rio 2016, che batte la campionessa iridata, la bielorussa Volha Khudzenka per 1.020. Bronzo per la polacca Anna Pulawska a 2.776.
Nel K2 maschile si conferma sul gradino più alto del podio l’Ungheria con la coppia formata da Milán Mozgi e Tamas Somoracz che vince in 1:27.500. A 13 centesimi la Spagna di Walz/Germade che batte al fotofinish la Russia di Postrygay/Pogreban. Al femminile trionfo delle francesi Manon Hostens e Sarah Guyot in 1:39.257, davanti alle ungheresi Medveczky/Csipes a 19 centesimi. Bronzo per le belghe Peters/Broekx a 1.155 che battono al fotofinish le campionesse uscenti della Germania (Fritz/Kriegerstein).
L’Ungheria difende il titolo anche nel C2 femminile. La coppia formata coppia formata da Virág Balla e Kincsö Takács ha chiuso con il tempo di 1:55.678, realizzando così un nuovo record del mondo (battuto 1:56.752 del Canada). Alle loro spalle si piazzano le bielorusse Makarchanka/Klimava a 0.560 e le russe Andreeva/Romasenko a 1.309. Infine nel K4 maschile trionfo della Spagna (Saul Craviotto, Marcus Walz, Cristian Toro e Rodrigo Germade) in 1:18.559 che batte per soli 14 millesimi la Germania (Rendschmidt/Liebscher/Rauhe/Lemke), terza a 1.380 l’Ungheria (Tótka/Dudás/Molnár/Kuli).
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alessandro.farina@oasport.it
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