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F1, analisi prove libere GP Austria 2018: Mercedes perfette, Vettel non è distante! Red Bull in crisi di gomme

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Il venerdì del Gran Premio di Austria 2018 della Formula Uno sul tracciato del Red Bull Ring ha ribadito il ritorno prepotente della Mercedes. Le Frecce d’argento hanno dominato entrambe le sessioni di prove libere odierne sia sul giro secco che sul passo gara, con il solo Sebastian Vettel in grado di opporsi a tale strapotere. Più in difficoltà le Red Bull che soffrono a livello di gomme, mentre nelle ultime posizioni troviamo le solite Williams, a sorpresa le Force India e un desolante Fernando Alonso, solamente 19esimo e penultimo con la sua McLaren.

Da quando si è tornati a correre in Austria, ovvero il 2014, la Mercedes ha sempre vinto. Anche in questo fine settimana, si potrebbe dire, ha gettato le basi per centrare il quinto successo consecutivo a Zeltweg. Lewis Hamilton e Valtteri Bottas hanno fatto doppietta in entrambi i turni con l’inglese che ha chiuso la sua giornata con la migliore prestazione in 1:04.579, fatto segnare addirittura con gomma Soft. Un campanello d’allarme per tutti? Si potrebbe dire sì e no. Da un lato è noto come la W09 eccella con le gomme marchiate di giallo, mentre dall’altro è chiaro come le tre mescole non diano grandi differenza l’una dall’altra. Un aspetto, tuttavia, è innegabile: da quando la scuderia di Brackley ha portato il nuovo propulsore evoluto, per gli altri si sono complicati i piani. La nuova Power Unit è davvero notevole e ha nuovamente sorpassato la Ferrari e, inoltre, oggi il team ha portato diverse novità aerodinamiche, sia a livello di ala anteriore che a livello di pance e, persino, di specchietti retrovisori. Sul giro secco Hamilton e Bottas si giocheranno la pole position, avendo anche a disposizione un passo gara notevole. Con le gomme UltraSoft (e carico di benzina) entrambi i piloti hanno proceduto sul passo dell’1:08 costante, mentre con le Soft (e meno carico) non sono mai saliti sopra l’1:07.

Sotto questo punto di vista alberga la speranza in casa Ferrari, quantomeno pensando a Sebastian Vettel. Il quattro volte campione del mondo ha posizionato la sua SF71H a circa due decimi dalla vetta, dimostrandosi ottimo nel T2, ma soffrendo l’ultimo settore della pista. Come si sa la scuderia di Maranello non forza mai al venerdì e quindi domani potrà avere margini di crescita interessanti. Si attendono miglioramenti anche sul fronte Kimi Raikkonen, desolatamente sesto ad oltre sei decimi, dopo una giornata con pochi guizzi. Passando alla simulazione di gara, Vettel ha davvero impressionato. Con le gomme UltraSoft ha inanellato qualcosa come 26 giri sempre sul passo dell’1:08 (con un crollo solo alla fine) mentre quando ha montato le Soft è partito con 1:08.3 per poi mettersi sull’1:07 senza salirne mai più. Il ritmo del compagno, invece, è risultato decisamente superiore, per cui l’ex Red Bull si segnala in grande spolvero in questo fine settimana e appare l’unico in grado di mettere in discussione il dominio Mercedes.

Chi, almeno sulla carta, non sembra della partita, è la Red Bull. Sul giro secco sia Max Verstappen che Daniel Ricciardo hanno accusato circa mezzo secondo di distacco, mentre i problemi veri e proprio sono arrivati nelle simulazioni di passo gara. Con le gomme UltraSoft i due piloti non sono mai scesi sotto l’1:09, mettendo in mostra segni di graining davvero preoccupanti, soprattutto perché si formavano dopo circa 16 giri. La RB14 non si è mai sposata in maniera eccezionale sul tracciato di casa, ma in questa occasione sembra che la situazione sia addirittura peggiore del solito.

Alle spalle dei tre top team si segnala, nuovamente, la Haas, che si conferma in crescita, con Romain Grosjean settimo e Kevin Magnussen ottavo, a breve distanza da Kimi Raikkonen, mentre la Toro Rosso e la McLaren piazzano Pierre Gasly in nona e decima posizione, in una zona ben diversa rispetto ai compagni di scuderia Brendon Hartley, 17esimo, e soprattutto, Fernando Alonso, addirittura 19esimo e penultimo. Male la Force India, che non va oltre il 13esimo posto con Esteban Ocon, con Sergio Perez 18esimo, mentre la Williams è in crisi nera, al contrario di una Alfa Romeo Sauber che, ormai, è stabilmente attorno alla zona punti. 

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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