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F1, GP Canada 2018: Sebastian Vettel vuol interrompere il digiuno nel feudo di Lewis Hamilton. Red Bull pericolosa con le HyperSoft

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Erano 17 anni che la Ferrari non otteneva la pole position a Montreal (Canada). Tanto era trascorso dall’ultima partenza dalla p.1 ed era stato un certo Michael Schumacher a rendersi protagonista di ciò. La statistica delle pole non poteva che essere aggiornata da un altro tedesco, erede designato del Kaiser: Sebastian Vettel.

L’incedere del quattro volte iridato è stato sicuro ma, a detta sua, non perfetto. L’interpretazione della curva 10 gli ha regalato il miglior crono, affidandosi ad una power unit aggiornata ma soprattutto alla sua voglia di imporsi. Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. Seb, ancora una volta, ha risposto presente: nel Q3, altra prestazione sontuosa, quarta partenza dalla prima piazza in stagione, 54esima in carriera e nuovo record della pista.

Una sfilza di numeri non da poco. Oggi, però, conta la gara ed interessa vincere. Ne ha facoltà Sebastian, partendo davanti a tutti e, forse, temendo meno le prime due curve del tracciato, teatro in passato di contatti. L’obiettivo è mantenere la posizione e macinare giri con le UltraSoft, scappando via e fiaccando sul nascere ogni tentativo d’attacco di Valtteri Bottas (Mercedes) e di Max Verstappen (Red Bull).

Il finlandese delle Frecce d’Argento ha sorpreso, facendo meglio di chi in Canada ha sempre incantato, ovvero Lewis Hamilton. Bottas ha spremuto la sua W09, portandosi a poco meno di un decimo dalla Rossa ma non riuscendo a far meglio di Vettel. La partenza sarà importante, visto che la strategia è identica a quella di Seb. Anche lo scandinavo avrà a disposizione le mescole a banda viola e la partita si giocherà sulla gestione del degrado, una delle incognite della corsa nordamericana.

Per quanto concerne Verstappen, il weekend canadese è stato, fino ad ora, molto positivo: primo nei tre turni di libere e terzo, a breve distanza da chi ha più potenza di motore, nel time-attack, su un tracciato dove il propulsore conta molto. Nei primi due settori della pista la RB14 dell’olandese vola letteralmente, perdendo poi 2 decimi nel confronto diretto con la Ferrari. Certo, se pensiamo al distacco di 1″ subito l’anno scorso dalla Mercedes, la Renault ha compiuto uno step importante. Sarà pericoloso, dunque, Max e non parliamo tanto del suo essere aggressivo. La scelta di affidarsi alle HyperSoft, nel primo stint, è un rischio ma potrebbe essere la carta vincente.

Il maggior grip offerto dalle coperture a banda rosa, rispetto alle UltraSoft, è il fattore su cui conta maggiormente il team di Milton Keynes. La vettura anglo-austriaca è quella che meglio delle altre riesce a “salvare” questa particolare tipologia di pneumatici, un po’ come avveniva con la SF70H nel 2017. Di conseguenza, dopo 10 giri, scopriremo se questa strategia sarà stata premiante o meno perché, in teoria, da quel momento le gomme potrebbero andare in crisi.

E Hamilton? Il leader del gruppo dei “Delusi”, di cui fanno parte anche Kimi Raikkonen (5°) e Daniel Ricciardo (6°), dovrà inventarsi qualcosa nei 70 giri odierni. La quarta posizione in griglia lo costringe alla rimonta e non sarà facile, visto l’equilibro tra i top driver. E’ amareggiato Lewis, non si aspettava di dover partire così arretrato, alle spalle del suo grande rivale ed anche del proprio teammate. Su uno dei circuiti preferiti (sei pole e sei vittorie), il britannico dovrà affidarsi ad un grande scatto al via ed a qualche episodio favorevole (Safety Car).

Ci attende, quindi, una corsa interessante, tutta da vivere a partire dalle ore 20.10 italiane.





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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