Formula 1
F1, Sebastian Vettel: quanti punti gettati al vento! Le occasioni perse tra Cina, Baku e Francia: poteva essere in testa al Mondiale
Sebastian Vettel ha perso la leadership del Mondiale F1: sbarcato in Francia con un punto di vantaggio su Lewis Hamilton, il tedesco è incappato in una giornata negativa e ha assistito al dominio assoluto del suo grande rivale che ora ha 14 lunghezze di margine. Siamo solo a un terzo della stagione ma i punti gettati al vento da parte del pilota della Ferrari sono già molti e potrebbero pesare tantissimo in un campionato così tirato e intenso come quello che si sta palesando. Seb ha commesso un clamoroso errore in partenza al Paul Ricard, tamponando Valtteri Bottas e venendo costretto a una gara tutta in rimonta conclusa però soltanto in quinta posizione.
La sensazione è che il teutonico non sarebbe potuto andare oltre la terza piazza in una gara normale quindi ha lasciato per strada 5 punti rispetto alle previsioni che però vanno a sommarsi ai tantissimi persi tra Cina e Azerbaijan: a Baku il teutonico stava dominando la gara ma il botto tra le due Red Bull lo ha costretto in quarta posizione (13 punti potenzialmente persi), a Shanghai invece viaggiava comodamente in seconda posizione (e poteva puntare al successo) ma l’ingresso della safety car a causa dell’incidente tra le due Toro Rosso e poi il tamponamento subito da Max Verstappen lo hanno fatto scivolare in ottava posizione (sulla carta 14-21 punti persi).
Da questa analisi emerge come Vettel sia stato eccessivamente penalizzato dagli episodi di gara (anche se la virtual safety car in Australia gli ha permesso di superare Hamilton e di conquistare il primo dei tre successi stagionali) senza i quali poteva essere tranquillamente in testa alla classifica generale. La Ferrari sembra essere fortissima ma gli episodi l’hanno sfavorita nettamente e questo potrebbe incidere nella corsa verso il titolo iridato anche perché le Rosse non sono state in lotta per la vittoria soltanto in due occasioni: a Barcellona dove le Mercedes erano imprendibili e a Montecarlo dove la prima guida si è dovuta accontentare del secondo posto alle spalle di Dani Ricciardo su Red Bull. Ora si riparte dall’Austria, non sono più ammessi errori se davvero si vuole riportare il Mondiale piloti a Maranello dopo 11 anni di digiuno.
FOTOCATTAGNI
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