Atletica

Filippo Tortu: “Superare Mennea un sogno, voglio 9.98 alla prossima gara. Al top alle Olimpiadi 2024 ma prima gli Europei”

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Filippo Tortu è indubbiamente lo sportivo italiano del mondo dopo il roboante 9.99 corso sui 100 metri venerdì scorso. A Madrid, il velocista è entrato in una nuova dimensione: il primo italiano a scendere sotto la fatidica barriera dei 10 secondi, facendo meglio di un mito come Pietro Mennea. Il 20enne sta diventando un fenomeno mediatico e continua a puntare sempre più alto, è ambizioso più che mai come trapela dalle dichiarazioni che ha rilasciato al Corriere dello Sport: “Superare Mennea è un sogno che avevo fin da piccolino e non pensavo di realizzarlo, è stata un’emozione unica che la vita non mi aveva ancora regalato. Per questo la prima cosa che ho fatto quando ho visto il tempo è stato abbracciare mio fratello e poi la mia famiglia e il mio team: il muro dei 10” non l’ho abbattuto solo io, ma tutte le persone che lavorano con me“.

Il brianzolo spiega come sia nato quel risultato: “Grazie al lavoro svolto nel tempo con mio padre Salvino, il preparatore atletico Fabio Di Giorgio e tutti gli altri. Mio papà fin da bambino mi diceva che in gara devo mettermi… il paraocchi come i cavalli e non guardare quello che succede nelle altre corsie. In batteria a Madrid non l’ho fatto e non ero contento del tempo mentre in finale l’ho ascoltato…“.

Quali sono i limiti di Filippo Tortu? Non lo sa nemmeno lui: “Non ho ancora ben chiaro in testa il tempo che posso raggiungere, ma non vorrei fermarmi. Fin dalla prossima gara cercherò di migliorarmi, di arrivare almeno a 9.98. Dovrà essere sempre così, fino a Berlino: è l’obiettivo di inizio stagione e rimango concentrato su quello. Voglio arrivare in finale e poi giocarmi le mie chance“.

Il mirino è duque già puntato sugli Europei ma deve ancora sciogliere i dubbi sul programma delle gare a cui parteciperà (100m sicuri, staffetta probabile, 200m da valutare): “Decideremo alla vigilia della partenza per la Germania, ma alla staffetta tengo molto. Ai Giochi del Mediterraneo farò la staffetta e poi il 20 luglio a Montecarlo proverò i 200m: sarà importante per capire il mio potenziale su questa distanza. Almeno 20.20 posso farlo“.

Filippo non teme la pressione, anzi: “Dopo il 9.99 di Madrid ho pensato che tutto da lì in poi sarebbe stato in discesa e che, abbattuto il muro dei 10”, avrei potuto essere più sereno e più motivato per le prossime gare“.

Tortu però guarda anche molto lontano: “Voglio essere al top della mia carriera per le Olimpiadi 2024. Si tratta di un percorso lungo iniziato due anni fa, ma che stiamo portando avanti bene con il mio team. Sogno di correre per tanto tempo, ma anche di prendere almeno la laurea“.





(foto FIDAL/Colombo)

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