Artistica
Ginnastica, l’Italia punta a Mediterraneo ed Europei. Le azzurre in corsa dopo Torino: tra ritorni, conferme e difficoltà
La stagione della ginnastica artistica è entrata nel vivo, l’estate è ormai alle porte e finalmente si inizia a fare sul serio. Il calendario rivoluzionato ci ha privato degli Europei in primavera e dunque si sono vissuti lunghi mesi di attesa in vista delle grandi gare internazionali che tra l’altro daranno il via al biennio verso le Olimpiadi di Tokyo 2020. La terza tappa della Serie A, che si è svolta sabato al PalaVela di Torino, ha consegnato il quinto scudetto consecutivo alla Brixia Brescia ma ha anche dato delle indicazioni importanti in casa Italia: tra dieci giorni si disputeranno i Giochi del Mediterraneo e bisognerà definire il quintetto che ci rappresenterà a Tarragona con l’obiettivo di confermarci i Re del Mare Nostrum, poi il mirino sarà puntato sugli Europei in programma ad agosto a Glasgow.
La rassegna continentale rappresenterà una chiave di volta importante del 2018 perché poi lancerà direttamente verso i Mondiali di fine ottobre a Doha, evento già qualificante per i Giochi Olimpici. Le risposte arrivate dal capoluogo piemontese sono state per alcuni versi incoraggianti anche se non sono mancate delle criticità. Le nostre 2003 si confermano ad altissimo livello ma per loro niente Tarragona: sono all’ultimo anno da juniores e non possono partecipare all’evento come invece era capitato a Vanessa Ferrari nel 2005, anno in cui nacque il mito della Cannibale di Orzinuovi. Asia D’Amato, Elisa Iorio e Giorgia Villa dovranno accontentarsi di contendersi i due posti per l’evento di qualificazione alle Olimpiadi Giovanili 2018: una magra consolazione per delle ragazze ormai già abbondantemente pronte per il salto di categoria e a cui le gare tra le under 16 stanno ormai effettivamente molto strette (le vedremo a Glasgow ma nella rassegna dedicata).
Carlotta Ferlito sta proseguendo nel suo ottimo lavoro per ritornare ai vertici internazionali ma non la vedremo in Spagna al pari di Elisa Meneghini che a Torino ha anche eseguito un buon esercizio al corpo libero (sbagliando però alla trave) ma che paga ancora la mancata risposta alla convocazione per Jesolo (vicenda non ancora chiarita in pubblico e che meriterebbe delle delucidazioni). Desiree Carofiglio si è rimboccata le maniche, ha tirato fuori una bellissima gara e sul campo si è meritata un body azzurro dopo aver già partecipato ai Mondiali dello scorso anno. Giada Grisetti continua invece a commettere qualche errore di troppo (era già successo a Milano) e deve perfezionarsi. Lara Mori non è stata perfetta ma è un pilastro della Nazionale e in questo momento è la ragazza che offre le maggiori garanzie.
Martina Maggio è tornata in gara su tutti gli attrezzi, ha ben superato l’infortunio e si è ben comportata ma non sarà semplice essere ributtata subito nella mischia del grande evento fuori dai nostri confini: staremo a vedere quale scelta verrà effettuata. Sofia Busato ha ripresentato il doppio avvitamento al volteggio e ormai è recuperata dall’infortunio dello scorso anno. Martina Basile ha disputato una prova ordinata e può rientrare nei discorsi convocazione al pari di Francesca Noemi Linari, Sara Berardinelli e Caterina Cereghetti.
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