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Ginnastica e cultura fisica

Ginnastica ritmica, Europei 2018. Cigni, Tigri o Farfalle: è l’Italia che incanta e fa sognare. Argento di lusso ma la Russia…

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Ieri hanno danzato dei Cigni, oggi hanno graffiato delle Tigri. Ogni giorno volano come Farfalle e regalano magie indimenticabili a tutti gli appassionati: un mix letale di eleganza, delicatezza, aggressività agonistica, combattività. L’Italia abbraccia calorosamente le proprie Leonesse che ancora una volta sono riuscite a ruggire e a festeggiare, come ormai ci hanno abituato a fare da tempo immemore. Semplicemente la squadra più vincente dello sport nazionale, un’autentica corazzata abituata a dettare legge in ogni angolo del Pianeta e che non manca quasi mai l’appuntamento con il podio. Le ragazze di Emanuela Maccarani hanno conquistato la medaglia d’argento agli Europei 2018 di ginnastica ritmica, lo hanno fatto nel concorso generale (la prova olimpica) e nel giorno della Festa della Repubblica, donando un fantastico podio al Paese in un 2 giugno quest’anno particolarmente sentito.

Un sussulto tanto atteso, un’impresa caldeggiata dopo aver alzato al cielo la Coppa del Mondo assoluta un mesetto fa e che è prontamente arrivata a Guadalajara nonostante le annunciate difficoltà logistiche (palazzetto con ampie finestre che creavano problemi di luce e acustica non ottimale). Un argento che poteva essere oro se fosse stato accettato il ricorso di ieri sulla nota D3 e se la Russia fosse stata premiata meno eccessivamente. Questa Italia poteva davvero laurearsi Campionessa d’Europa come mai è riuscita a fare nella sua storia (nell’all-around, la prova olimpica) ma ci mettiamo al collo un alloro di assoluto prestigio che certifica ancora una volta l’elevato livello internazionale della nostra formazione, capace sempre di contraddistinguersi per delle coreografie emozionanti, per dei passaggi tecnicamente complessi e per la classe cristallina di tutte le ginnaste.

Alessia Maurelli e compagni sono state sublimi sia sulle note del Lago dei Cigni che sul remix di Eye of the Tiger, miscelando le loro molteplici personalità e centrando l’obiettivo senza commettere evidenti errori. Domani le Finali di Specialità (non olimpiche) con la speranza di rimpinguare il bottino delle medaglie ma ora la testa è già ai Mondiali di settembre a Sòfia (in casa della Bulgaria, oggi terza a causa di un grave fallo): l’obiettivo è confermarsi sul podio per conquistare direttamente la qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020 con due anni di anticipo.

 





(foto Renzo Brico)

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