Ciclismo
Giro del Delfinato 2018: Gianni Moscon torna in gara. Va riscattato un avvio di stagione difficile
Al Giro del Delfinato rivedremo in azione Gianni Moscon. Questo ragazzo di 24 anni è uno dei giovani più promettenti del ciclismo italiano. Un passista davvero completo, che va fortissimo a cronometro e sul pavé, ma sa reggere anche su percorsi più duri, come dimostrato dal terzo posto nel Giro del Lombardia dello scorso anno. Tuttavia in questa stagione il trentino non è ancora riuscito a trovare l’acuto.
Il 2018 doveva essere l’anno del definitivo salto di qualità e infatti il Team Sky gli aveva affidato il ruolo di capitano per le Classiche del Nord. Una scelta motivata dall’ottimo rendimento di Moscon sulle pietre, visto che nel 2017 chiuse al quinto posto la Parigi-Roubaix. La campagna sul pavé di quest’anno è stata però decisamente sotto le aspettative. Infatti l’unico piazzamento nella top 10 è arrivato all’E3 Harelbeke, dove ha chiuso ottavo. Il 24enne di Trento ha provato a restare con i migliori fino alla fine, ma è sempre mancato nel momento chiave della gara, pagando la pressione e non riuscendo mai ad entrare nell’azione giusta.
Proprio riguardo alla pressione bisogna ricordare anche che Moscon è ancora coinvolto nel processo legato alla caduta di Sebastian Reichenbach alla Tre Valli Varesine del 2017. Lo svizzero della FDJ accusò Moscon di averlo fatto cadere volontariamente dalla bici e di avergli così causato dei danni gravi, visto che riportò la frattura del gomito e dell’anca. Il trentino ha sempre respinto le accuse del suo collega, ma la battaglia legale non si è ancora conclusa e si attende il verdetto della Commissione Disciplinare dell’UCI, più volte rinviato. Una vicenda quindi spinosa, che potrebbe aver inciso dal punto di vista psicologico su un corridore così giovane.
Per tutti questi motivi, Moscon ha bisogno al più presto di trovare un risultato importante che possa ridargli fiducia e riscattare la prima parte di stagione. Il Giro del Delfinato potrebbe essere l’occasione perfetta per ritrovare l’acuto. Infatti il prologo iniziale e la cronometro a squadre potranno esaltare le sue doti da cronoman, mentre le prime due tappe in linea presentano dei finali adatti ad un passista veloce come lui.
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alessandro.farina@oasport.it
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Foto: Valerio Origo