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Calcio
Mondiali 2018, Brasile-Svizzera: a Rostov arriva l’esordio dei grandi favoriti, ma gli elvetici sono rivali scorbutici
Il grande giorno è arrivato. Il Brasile, uno dei grandi favoriti di questo Mondiale di Russia 2018, è pronto all’esordio. Alle ore 20.00 alla Rostov Arena di Rostov sul Don, i verde-oro saranno di scena contro la non semplice Svizzera, per un incontro che si annuncia combattuto, ma con la squadra allenata dal CT Tite come ovvia favorita.
Il Brasile, dopo le delusioni degli ultimi tre Mondiali, ha la chiara intenzione di rimettere le cose in chiaro, tornando ad essere la Nazionale che tutti temono. I sudamericani, inoltre, hanno un imperativo che li sta seguendo da quattro anni: dimenticare il Mineirazo, ovvero la terribile sconfitta per 1-7 subita dalla Germania nella semifinale di Brasile 2014 e puntare, quindi, al sesto titolo della sua storia. Per la rincorsa al titolo di Esacampioni i verde-oro muoveranno domani i primi passi in questo Mondiale di Russia 2018, con una formazione che non ha punti deboli, ma che dovrà tenere, sempre, i piedi ben saldi al terreno. Il più grande rischio per la Seleçao è sempre quello di sentirsi troppo forte e allentare le barriere difensive, a livello mentale e pratico.
Dall’altra parte del campo, tuttavia, troveranno una Svizzera che è la peggiore avversaria che ci si può trovare all’esordio in una competizione simile. Gli elvetici, infatti, sono una squadra solida, solidissima, che concede ben poco allo spettacolo ed ai fronzoli, ma che gioca assieme da anni e che non regala niente ai rivali. La classica rivale che devi sconfiggere tu e non puoi aspettare che si lasci battere senza colpo ferire.
Sulla carta, comunque, i valori in campo sono nettamente sbilanciati a favore del Brasile che, come detto, ha una formazione che non sembra avere punti deboli. Tra i pali, per esempio, può schierare il portiere più in auge al momento, ovvero il romanista (almeno fino ad oggi) Alisson Becker, mentre la linea difensiva sarà capitanata, come sempre, da Thiago Silva che, al suo fianco, avrà uno tra Marquinhos e Miranda. Sulle fasce, vista l’assenza di Dani Alves, a destra giocherà Danilo del Manchester City, mentre a sinistra è ovviamente intoccabile Marcelo. I tre di centrocampo garantiranno quantità e dinamismo con Paulinho, Casemiro e Fernandinho, mentre il tridente tra davvero spavento con Willian e Neymar a sostegno di Gabriel Jesus.
Per sottolineare in maniera migliore la vastità della rosa a disposizione del CT Tite, si possono leggere i nomi in panchina. Gente come Firmino, Coutinho, Douglas Costa, solo per citarne qualcuno, che può entrare e cambiare il volto della partita in pochi istanti. Se il Brasile non è la squadra favorita di questo Mondiale, trovatene voi un’altra.
La Svizzera, come detto, punterà sulle sue certezze e, a questi livelli, non è poco. Davanti al portiere Sommer la difesa presenterà capitan Lichtsteiner sulla destra, con Schar e Akanjii (in ballottaggio con l’esperto Djorou) centrali ed il milanista Rodriguez sull’out di sinistra. In mezzo al campo giocheranno Xhaka e Zakaria (a sua volta in ballottaggio con Behrami) mentre a sostegno del centravanti Seferovic troveranno spazio Embolo, Freuler dell’Atalanta ed il talentuoso Shaqiri.
Questo primo incontro metterà immediatamente punti pesanti in palio per le due squadre che, sulla carta, sembrano le favorite per il passaggio del turno. Le altre due rappresentanti del Girone E, infatti, sono Serbia e Costa Rica che appaiono leggermente indietro rispetto a Brasile e Svizzera. I sudamericani, ovviamente, vogliono riportare a casa la Coppa del Mondo, dopo le due eliminazioni ai quarti di finale a Germania 2006 e Sudafrica 2010, e la ferita ancora aperta della semifinale del 2014. I rossocrociati, invece, arrivano dagli ottavi di finale di Germania 2006 e Brasile 2014, mentre in Sudafrica non passarono il girone. Il loro miglior risultato sono i quarti di finale (centrati in tre occasioni) ma si parla del 1934, 1938 e 1954 nell’edizione casalinga del Mondiale di calcio.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Neymar AGIF Shutterstock.com