Calcio

Mondiali 2018, Corea del Sud-Messico. Riscatto contro sorpresa alla Rostov Arena

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Corea del Sud-Messico, alla Rostov Arena, sarà il secondo match della giornata di Mondiali 2018 di domani. Si tratta di uno spartiacque per entrambe le nazionali all’interno del gruppo F: con una vittoria, e in attesa di Germania-Svezia, il Messico ipotecherebbe in maniera molto seria l’affare qualificazione agli ottavi; diversamente, un successo coreano rimetterebbe il girone in discussione e gli asiatici in corsa.

La Corea del Sud arriva dalla sconfitta contro la Svezia per 1-0, a seguito di un calcio di rigore trasformato da Granqvist verso la metà del secondo tempo. L’incontro ha visto mettersi in particolare evidenza il portiere coreano, Cho Hyun-Woo, autore di almeno due interventi di primo livello prima del rigore. Anche la difesa ha mostrato un buon livello, almeno per poter contrastare il genere di calcio messo in pratica dalla Svezia. Il problema, semmai, riguarda il centrocampo, sempre rimasto un po’ alla mercé del gioco svedese, ma i piani di Shin Tae-Yong non sembrano orientati a un cambiamento in quel senso, come neanche in zona d’attacco. A proposito di attacco, va detto che in più di un’occasione la Corea del Sud ha messo in serio pericolo la Svezia, ma senza esito. Questo fa comunque onore a un attacco che ha in Son Heung-Min del Tottenham un instancabile trascinatore. A lui sono toccate molte palle, ma dovrà riuscire ad avere un determinato tipo di sostegno dai suoi compagni affinché sia messo davvero nelle condizioni di segnare.

Il Messico, invece, viene dall’inaspettato successo contro la Germania firmato da Lozano. L’1-0 di Mosca ha aperto prospettive nuove e molto interessanti per la nazionale messicana. Non si è trattato di una vittoria casuale: il Messico ha mostrato personalità e ha tenuto egregiamente a bada una Germania che pure non era in una così devastante giornata no. Detto in modo molto semplice, se da una parte Lozano ha diretto l’attacco con mano da direttore d’orchestra della Filarmonica di Vienna, dall’altra Ochoa ha assunto le sembianze di una molla che arriva ovunque. Il vero nocciolo del successo messicano, però, va cercato non nel pur ben collaudato sistema d’attacco, ma nel centrocampo. Il nome che ha impressionato è quello di Hector Herrera, un vero metronomo, leader nell’impostazione delle azioni, mai neanche lontanamente spaventato dalla prospettiva di trovarsi Kroos o Khedira nei suoi paraggi. Se il Messico, sorpresa del primo giorno, arriva a questa partita da favorito, a Herrera non si può non dare una consistente fetta di merito.

La designazione arbitrale è ricaduta sul signor Milorad Mazic (Serbia), balzato agli onori delle cronache per aver diretto la recente finale di Champions League tra Real Madrid e Liverpool. Assistenti di Mazic sono i connazionali Milovan Ristic e Dalibor Djurdjevic. Quarto e quinto uomo sono i panamensi John Pitti e Gabriel Victoria.





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Foto: Betto Rodrigues / Shutterstock.com

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