Calcio

Mondiali 2018: Croazia-Nigeria, conta solo vincere. Nel girone di ferro esordiscono le Super Eagles contro le stelle croate

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Quella di questa sera tra Croazia e Nigeria, alle ore 21, sarà sicuramente la partita più aperta di questa giornata dei Mondiali 2018 anche per la grandissima posta in palio: un bel pezzo di passaggio agli ottavi di finale. Certo è che i croati partano con i favori del pronostico, tantissime le stelle in campo, ma non sono mai da sottovalutare le grandi qualità fisiche degli africani che potranno creare difficoltà alla selezione croata soprattutto qualora il gioco di questi ultimi risultasse lento e macchinoso.

Le squadre non potranno dunque lasciare nulla al caso visto che nel girone D, forse il più equilibrato di tutto il Mondiale, ogni risultato utile sarà una manna dal cielo per il passaggio del turno. Con Argentina e Islanda a completare il raggruppamento sembra proprio l’Albiceleste ad avere il favori del pronostico mentre si aprirà una grandissima lotta per il secondo posto negli ottavi con tre formazioni che partono più o meno alla pari anche per la capacità degli islandesi di esaltarsi nei grandi appuntamenti, vedi Europeo 2016. Sarà dunque un vero e proprio scontro diretto e come tale ci si aspetta una partita molto tattica in cui dovrebbe essere la Croazia a fare la partita.

I ragazzi all’ordine del ct Zlatko Dalic, grazie alle loro stelle a centrocampo Kovacic, Rakitic e Modric, con Brozovic pronto a subentrare, dovranno far passare da qui in maniera più fluida e corale la loro manovra indirizzata alla punta Mandzukic, costretto a fare il suo solito lavoro sporco là davanti. Il cammino di avvicinamento alla competizione iridata però è stato tutt’altro che semplice con i biancorossi costretti allo spareggio dopo il raggiungimento del secondo posto nel girone (proprio dietro all’Islanda), nel mezzo anche il cambio alla guida tecnica con il neoentrato Dalic costretto subito ad un test importante. Una volta arrivati qui però il passato è alle spalle e solo guardando il roster ci si può accorgere facilmente delle enormi qualità della squadra a cui però è sempre mancato, almeno da Francia 1998 in poi, quel guizzo in più per salire definitivamente nell’olimpo delle grandi: vedremo se sarà questa l’occasione giusta.

Le Super Eagles dal canto loro però si mostreranno sotto una veste un po’ atipica per una squadra africana, soprattutto per quelle equatoriali; la compagine allenata da Rohr infatti ha basi solidissime, grazie anche al grande lavoro del tecnico tedesco, e un capitano con una enorme esperienza internazionale, John Obi-Mikel, a cui serviranno tantissimo le 372 partite giocate con la maglia Chelsea per dirigere al meglio la propria selezione nazionale. La stabilità quasi europea dimostrata durante le fasi di qualificazioni al Mondiale in Russia: quattro vittorie, un pareggio e una sconfitta, quando ormai la qualificazione era cosa fatta, hanno fatto salire notevolmente le quotazioni della selezione africana che si presenta con le giuste credenziali nell’ottica di un passaggio del turno.

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Fonte foto: Oleksandr Osipov/ Shuttertock.com

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