Calcio
Mondiali Russia 2018, il rimpallo di Diego Costa vale alla Spagna il successo contro un coriaceo Iran
Per vincere un Mondiale serve anche qualche colpo di fortuna e un rimpallo giusto al momento giusto può essere decisivo per cambiare i destini della Spagna che, con un tocco fortunoso di Diego Costa (al terzo centro a Russia2018) demolisce il muro difensivo eretto dall’Iran che ha funzionato per tutto il primo tempo e per gran parte della ripresa. Se non è catenaccio, quello studiato da Queiroz per fermare la fantasia iberica, poco ci manca e serve un’invenzione (arrivata comunque al termine di dieci minuti di grandissima pressione) alla Spagna per conquistare un successo meritato ma non del tutto limpido, soprattutto per qualche distrazione difensiva che toglie sicurezza alla squadra.
L’Iran si potrà giocare la qualificazione contro il Portogallo e già questo è un successo, anche se la squadra di Queiroz ha avuto, nel secondo tempo, dopo una prima parte di gara votata solo alla difesa, qualche occasione per battere De Gea, facendo leva soprattutto sui centimetri dei suoi attaccanti.
Formazione a trazione anteriore per Hierro che punta su Lucas Vasquez sul versante offensivo per cercare di scardinare il muro iraniano. Tentativo che non va a buon fine nel primo tempo perchè la linea Maginot disegnata da Queiroz mette in seria difficoltà la squadra spagnola che prova a passare con la solita fitta rete di passaggi ma le occasioni da rete si misurano col contagocce.
Nella prima mezz’ora si contano un’infinità di passaggi degli spagnoli, tanti in orizzontale, ma nessuna vera conclusione in porta, mentre l’Iran staziona sì o no tre minuti nella metà campo avversaria con tentativi timidi ed infruttuosi. Al 30′, sugli sviluppi di corner, arriva la prima conclusione di David Silva che cerca la rovesciata da distanza ravvicinata ma calcia alto sopra la traversa. La Spagna procede a folate e, in pieno recupero, crea l’occasione più importante del primo tempo: David Silva conclude dal limite dell’area cercando il secondo palo ma c’è una deviazione provvidenziale di un difensore iraniano che mette in corner.
Nei primi dieci minuti della ripresa succede molto di più di quanto accaduto in tutto il primo tempo. La Spagna scende in campo determinata a sbloccare il punteggio e aumenta il ritmo. Al 4′ sugli sviluppi di corner Ramos sfiora di testa per Piquè che devia sotto porta ma respinge sulla linea un difensore iraniano. Sugli sviluppi dell’azione Busquets conclude dal limite dell’area ma Beiranvand con un intervento un po’ goffo ma efficace riesce a respingere. All’8′ si fa vedere anche l’Iran: conclusione sulla corta respinta della difesa spagnola di Ansarifard che di destro mette sull’esterno della rete. Sul capovolgimento di fronte la Spagna al 9′ passa in vantaggio: penetrazione centrale degli iberici con Diego Costa che controlla, si gira bene e vince un rimpallo con Rezaeian battendo il portiere iraniano sull’angolo basso di destra.
Partita finita? Assolutamente no. Anzi l’Iran esce dal guscio e al 18′ trova anche il pareggio con una conclusione ravvicinata di Ezatolahi sugli sviluppi di una punizione da destra, fra una selva di gambe ma prima il guardalinee e poi la VAR annullano la rete degli asiatici per fuorigioco di qualche decina di centimetri. La mischia si crea poco dopo sulla linea della porta iraniana ma nè Piquè, nè Diego Costa riescono a spingere il pallone in rete da pochi centimetri.
La Spagna attacca ma non è lucida negli ultimi 20 metri e l’Iran ci riprova al 36′. Ebrahimi si libera sulla destra e mette al centro un pallone d’oro per la testa di Taremi che sovrasta Jordi Alba ma conclude di poco alto. E’ l’ultimo sussulto degli iraniani che poi calano anche dal punto di vista fisico e non si rendono più pericolosi permettendo la ragnatela di passaggi alla Spagna che porta a casa una vittoria preziosa ma più sofferta del previsto.
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Foto: Paes Shutterstock