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Moto3, GP Catalogna 2018: la pattuglia italiana cerca di fermare Jorge Martin sul suo tracciato di casa

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Dopo il dominio assoluto messo in atto da Jorge Martin nel fine settimana del Mugello (primo in tutte le sessioni, quindi pole position e vittoria in gara) il Mondiale della Moto3 sbarca nella seconda delle quattro tappe spagnole, più precisamente sul tracciato del Montmelò per il Gran Premio di Catalogna. La pattuglia italiana proverà a fare la voce grossa per confermarsi dominatrice della classifica generale, con cinque piloti nelle prime sette posizioni e con Marco Bezzecchi ancora leader della graduatoria.

Il riminese, infatti, grazie ad una buona continuità mantiene la leadership della Moto3 con 83 punti, merito di una vittoria (in Argentina) due secondi posti ed un terzo posto. Nelle prime sei uscite stagionali ha avuto solamente un paio di battute d’arresto, il 14esimo posto all’esordio a Losail e la caduta di Le Mans nel convulso finale. Bezzecchi, quindi, proverà a riallungare sugli inseguitori, in primis Jorge Martin (distante tre lunghezze) che appare il vero grande favorito di questo Mondiale 2018.

Il portacolori del team Honda Gresini (che lascerà nel 2019 per salire di un gradino in Moto2) sta viaggiando sulle montagne russe. Sei gare disputate, tre vittorie, due ritiri ed un 11esimo posto. Senza i due “zero” di Jerez e Le Mans la sensazione è che il giovane spagnolo classe 1998 sarebbe in fuga, vista la capacità di piazzare la pole position e di dare il massimo in gara. Il weekend del Mugello ha rappresentato proprio questo, un dominio assoluto per un pilota che sembra avere qualcosa in più dei rivali.

Tra questi, come detto, una ampia pattuglia tricolore, partendo dal terzo della classifica iridata, Fabio Di Giannantonio, sempre alla caccia del primo successo, dopo la beffa di Le Mans, passando per Andrea Migno, Niccolò Antonelli e finendo con Enea Bastianini. Ci si attendeva molto quest’anno dall’alfiere del team Honda Leopard. Aveva preso il posto del campione in carica Joan Mir, ma non sta confermando le aspettative.

Il romagnolo, infatti, si trova già distante 40 punti dalla vetta dopo aver collezionato ben tre “zero” sulle sei gare corse, con un solo podio, il secondo posto di Austin. Bastianini sta lottando più con sè stesso che con la propria moto e non sta riuscendo ad esprimere il suo reale potenziale. Fanno da contraltare, invece, i buoni momenti di Andrea Migno e Niccolò Antonelli che stanno mettendo in mostra una decisa crescita di prestazioni e risultati, mentre chi continua a deludere è l’accoppiata del team Sky Racing VR46. Se, da un lato, non ci si poteva aspettare fuoco e fiamme da un rookie classe 2000 come Dennis Foggia, che al momento ha conquistato appena 2 punti in classifica, la crisi di Nicolò Bulega appare senza fine.

Il pilota emiliano, al terzo anno vero e proprio in categoria, è ancora fermo a quota zero in graduatoria, dopo sei gare, frutto di 4 cadute, un 17esimo ed un 21esimo posto. Un vero e proprio “buco nero” dal quale il classe 1999 sembra non farcela ad uscire. Dopo i tanti infortuni di un anno fa, questa stagione Bulega la sta vivendo sempre nelle retrovie e, appena sembra riuscire ad issarsi nuovamente su posizioni che più gli competono, commettere un errore che lo ricaccia indietro. Davvero lontano anni luce dai sogni di gloria di inizio anno.

Ce la farà, dunque, il plotone italiano a centrare il successo a Barcellona? Purtroppo i precedenti sono poco incoraggianti, ma il valore dei nostri piloti potrebbe fare ribaltare il tavolo. Un italiano in Moto3 non vince al Montmelò dal lontano 2009 con Andrea Iannone, ed all’epoca si parlava ancora di classe 125. Da quel momento in avanti otto Gran Premi disputati e 7 vittorie dei padroni di casa (una a testa per Marc Marquez, Maverick Vinales, Alex Marquez e anche Joan Mir) inframmezzate solamente dal britannico Danny Kent nel 2015.

 

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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Foto: Facebook Fabio Di Giannantonio

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